Biofarm cresce con il crowdfunding
L’idea dei fondatori di Biofarm risale al 2015 e in questi anni ha fatto scuola in rete, diventando tra l’altro Ambassador Google per la digitalizzazione delle Pmi. La possibilità di “adottare” o regalare alberi da frutta, olivi, vigne e alveari, seguirne online la cura, per poi ricevere a domicilio i loro prodotti, ha dato vita a un “social marketplace” composto da 60 aziende agricole biologiche e da 33mila utenti privati. Continuare a valorizzare le piccole aziende agricole biologiche del territorio attraverso nuovi strumenti e grazie a un miglior supporto logistico è lo scopo della raccolta di capitali lanciata in questi giorni sulla piattaforma CrowdfundMe. it, che punta a una raggiungere 800mila euro ( l’obiettivo minimo è 200mila euro e il massimo un milione) e prevede una quota di ingresso di 500 euro. La startup – che nel 2020 dovrebbe raggiungere ( i dati non sono ancora ufficiali) 800mila euro di giro d’affari – aveva già portato a termine un primo round di finanziamento nel 2018 raccogliendo 300mila euro.
« Vogliamo ampliare la nostra community agricola digitale, offrire a tutti la possibilità di condividere i nostri valori e coinvolgere sempre più aziende partner – spiegano gli ideatori di Biofarm Osvaldo De Falco e Giuseppe Cannavale –. Questa operazione ci darà la possibilità di continuare a crescere anche dal punto di vista operativo: testeremo nuovi modelli logistici e dimostreremo che un’impresa profittevole e al tempo stesso sostenibile è possibile. Quello che abbiamo ideato è uno strumento che crea un legame diretto tra chi produce il cibo in modo sostenibile e chi lo consuma, l’agricoltore e il consumatore, per offrire prodotti bio di altissima qualità associati a una esperienza unica, evitando anche l’abbandono delle nostre campagne » . Negli ultimi due anni Biofarm ha chiuso accordi commerciali con aziende come P& G, Axa, San Pellegrino, Tiffany ed è stata inserita all’interno di importanti acceleratori d’impresa come H- Farm, Agro- innovation Lab e Unicredit StartLab. Con LifeGate ha lanciato il progetto Save The Farm, « il frutteto digitale aziendale che aiuta i piccoli produttori e rende felici i dipendenti con la fornitura di frutta fresca » .