Via al Dl, stretta nelle zone rosse: vietato andare in altre abitazioni
Prorogato al 27 marzo il divieto di spostamento da Regione a Regione
Nonostante la regola del « parlare uno alla volta » , non sono mancati gli scambi vivaci e ancora una volta a fare la sintesi è stato il premier. Mario Draghi non intende abbassare la guardia e per questo non ha avuto alcuna incertezza nel prorogare di un mese il divieto di spostamento tra Regioni ( fino al 27 marzo) e anche quello di non recarsi in altre abitazioni nelle zone rosse. Ma prima di parlare di nuove restrizioni in vista della scadenza il 5 marzo dell’ultimo Dpcm, il presidente del Consiglio attende di vedere i numeri, in particolare quelli sull’estensione delle varianti, che a breve l’Istituto superiore di Sanità dovrebbe mettere a disposizione. La curva per ora resta stazionaria. Ieri i nuovi positivi accertati erano 9.630 su 170.672 tamponi. Il risultato è che il tasso di positività è tornato a salire al 5,6 mentre i decessi in un giorno sono stati 274. Ma il timore sono appunto le varianti, che laddove si sono manifestate hanno fatto rapidamente schizzare i numeri dei malati e soprattutto dei ricoveri verso l’alto. I Governatori chiedono interventi mirati. Il sistema delle fasce sarà probabilmente confermato.
Il ministro della Salute Speranza è tornato a difenderlo anche ieri. Tuttavia, come ha fatto notare la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, il problema è quello di arginare i focolai, circoscrivendoli tempestivamente. Il caso di scuola è la scelta della presidente dell’Umbria Donatella Tesei che con l’arrivo delle varianti ha deciso di chiudere Perugia. Ieri il Governatore della Liguria Toti ha ordinato per la stessa ragione misure più severe per Sanremo e Ventimiglia, e lo stesso potrebbe avvenire nelle prossime ore per Brescia. Le Regioni chiedono di rivedere i parametri sulla base dei quali si invidua il colore di una Regione e « ristori immediati. Il titolare dell’Economia Daniele Franco ha promesso in settimana il nuovo Dl ristori. « C’è stato un chiaro segnale d’ascolto e nei prossimi giorni ci torneremo a vedere con il Governo per arrivare a un testo condiviso » , dice Tesei in vista degli incontri sul prossimo Dpcm. Anzi, in realtà neppure questo è certo. Draghi potrebbe optare per un decreto legge, andando incontro alla richiesta di coinvolgimento del Parlamento.
Al tavolo del comitato operativo della Protezione i ministeri interessati, le Regioni, le aziende dei servizi essenziali