Alitalia, il Governo andrà avanti con il progetto Ita
Summit interministeriale ( ma senza Daniele Franco): « Avanti con il progetto Ita » La settimana prossima in calendario il confronto con il commissario Vestager
Ore decisive per il futuro di Alitalia. Assente causa G20 il ministro dell’Economia Daniele Franco, al vertice di ieri mattina al Mise l’esecutivo Draghi ha espresso l’intenzione di andare avanti con il progetto Ita e confermare un vettore nazionale del trasporto aereo.
Il ministro che ha le chiavi della cassa, Daniele Franco, responsabile dell’Economia, non è andato al capezzale dell’Alitalia, nel “vertice” interministeriale di ieri mattina al ministero dello Sviluppo economico, che dista solo 700 metri dal suo ufficio. Forse un segnale che in via XX Settembre non c’è l’intenzione di scucire altri soldi per tenere in volo la Cenerentola dei cieli.
Un calcolo aggiornato porta a 12 miliardi e 737 milioni di euro il costo di Alitalia per lo Stato e la collettività totale in poco più di 46 anni di vita, partendo dallo studio di Mediobanca ( 1974- 2014) e aggiungendo tutti i versamenti successivi, rivalutando le cifre a valori monetari di oggi. Il costo è pari a 212 euro per ogni italiano. Sono inclusi i 3 miliardi stanziati per la Newco pubblica Ita, che finora ha avuto 20 milioni.
L’assenza di Franco, dicono dal Mef, sarebbe dovuta alla riunione dei ministri economici del G20. Questa si è svolta ieri pomeriggio, mentre l’incontro tra i ministri dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti e dei Trasporti, Enrico Giovannini, alle 11 era già finito. « Abbiamo esaminato tutti gli aspetti della questione » , ha detto Giovannini. Il Mef era rappresentato dal capo di gabinetto, Giuseppe Chiné, dal d. g. del Tesoro, Alessandro Rivera e dal dirigente generale della Valorizzazione del patrimonio pubblico, Filippo Giansante, che tra l’altro è nel cda Eni.
« Abbiamo valutato la possibilità di portare avanti il progetto Ita ed espresso la volontà di confermare un vettore nazionale del trasporto aereo » , hanno detto Giorgetti e Giovannini. Un’affermazione generica, non spiega cosa farà il governo. Il punto chiave è se si farà una gara per vendere Alitalia, come ha chiesto la Ue, o si tenterà la scorciatoia della trattativa diretta, o mini- gara veloce, per affidare a Ita la parte aviation prima che Alitalia rimanga senza carburante. La trattativa diretta è suggerita dal commissario Giuseppe Leogrande.
Leogrande pagherà gli stipendi di febbraio il primo marzo. L’Inps, che voleva ricalcolare al ribasso l’indennità di integrazione ai cassintegrati Alitalia ( fino all’ 80% dello stipendio, i piloti in cigs arrivano a percepire 4000- 5.000 euro netti al mese) perché nel 2020 sono crollati i voli, ha detto ieri che « temporaneamente » continuerà a pagare gli assegni precedenti.
Il governo non avrebbe preso una decisione. Sta approfondendo varie ipotesi che i tre ministri - è stato detto - presenteranno in un confronto con il commissario europeo alla Concorrenza, la fustigatrice Margrethe Vestager, probabilmente martedì 2 marzo. Il piano di Ita prevede il decollo della Newco con circa metà della vecchia compagnia, 52 aerei e 5.200 dipendenti, ma ormai è carta straccia. Ita lo sta rifacendo dopo le critiche feroci della direzione generale per la Concorrenza di Bruxelles.
Alle quali si sono aggiunti i rilievi degli advisor del Mef, che _ riferiscono fonti aziendali _ considerano il piano di Ita non sostenibile, incompleto sul lato finanziario, carente nelle strategie industriali.
Secondo il commissario il trasferimento diretto a Ita del lotto aviation sarebbe legalmente percorribile. Verrebbero venduti in seguito handling e manutenzione, che la Ue non vuole vadano a Ita, mentre i sindacati rigettano lo spezzatino.
La Ue però vuole una gara su tutto. Nella lettera inviata l’ 8 gennaio al governo Bruxelles ha scritto: « Il patrimonio dovrebbe essere venduto attraverso una gara trasparente, non discriminatoria e non condizionata » . Inoltre « la Newco dovrebbe rinunciare a un numero di slot in aeroporti congestionati » , in primis Linate. « Alla Commissione europea saranno presentate proposte per la risoluzione delle questioni ancora aperte » , spiegano fonti ministeriali. In caso di gara il commissario stima che servirebbero 4- 5 mesi per portarla a termine. E Alitalia avrebbe bisogno di ulteriori 200 milioni. I soldi verrebbero chiesti a Franco, il grande assente al vertice di ieri.