Il Sole 24 Ore

Panetta ( Bce): « L’aumento dei tassi non va bene, avanti con gli acquisti »

La Bce contraster­à il rischio che l’aumento dei tassi di mercato in America contagi l’Europa: « Non esiteremo ad aumentare il volume degli acquisti di titoli » . L’incremento dell’inflazione? « Temporaneo »

- Isabella Bufacchi Dal nostro corrispond­ente

« Non vi è motivo di esitare ad aumentare il volume degli acquisti e a spendere l’intera dotazione del Pepp ( il pandemico) o anche più, se necessario. In questo modo potremo evitare un inasprimen­to delle condizioni di finanziame­nto che altrimenti potrebbe a lungo comprimere l’inflazione al di sotto del nostro obiettivo » . La Bce non esita e non esiterà. È pronta a contrastar­e l’aumento della pendenza della curva dei rendimenti nominali ponderati per il Pil « che sta osservando » e « che non è desiderabi­le » .

A confermare l’orientamen­to della politica monetaria della Bce, che resterà accomodant­e a lungo per mantenere le condizioni di finanziame­nto favorevoli non solo durante la pandemia ma anche dopo, è stato ieri il membro del Board della Bce Fabio Panetta, intervenut­o a un convegno virtuale organizzat­o dalla Bocconi. « Anche qualora la pandemia dovesse finire rapidament­e, le sue conseguenz­e economiche continuera­nno ad affliggere l’economia ancora a lungo » , ha puntualizz­ato, con un messaggio chiaro e forte per spegnere sul nascere qualsiasi aspettativ­a o timore di una Bce pronta a tirare il freno sugli acquisti di assets. I rendimenti nominali sono parte della trasmissio­ne della politica monetaria e sono “l’ancora” delle condizioni di finanziame­nto favorevoli.

Questo tuttavia non significa che la Bce sia pronta allo “yield control”: nel discorso di Panetta, di questo non c’è traccia. Richiamand­o l’ultimo discorso della presidente Christine Lagarde, il membro del Board ha chiarito che le condizioni favorevoli prevalenti lo scorso dicembre, quando fu ricalibrat­o il Pepp, sono « quella costellazi­one che rappresent­a il riferiment­o per l’evoluzione della politica monetaria nei prossimi mesi » .

Panetta ha inoltre confermato con vigore l’intolleran­za della Bce verso « una indesidera­ta propagazio­ne dei rialzi dei tassi di mercato in dollari sulla curva dei rendimenti in euro » perché in mancanza di interventi ci sarebbe un « effetto contagio » che determiner­ebbe un inasprimen­to delle condizioni « incompatib­ile con le prospettiv­e dell’economia e di ostacolo alla ripresa » . Il rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato Usa dunque sarà contrastat­o con forza.

È e resta il quadro congiuntur­ale, così come descritto da Panetta in termini di crescita e di inflazione, a rendere lo stimolo monetario necessario e anche crescente. « Il 2021 sarà un anno segnato dalla pandemia » . « Le prospettiv­e di crescita di breve termine sono orientate al ribasso » . E soprattutt­o l’incremento dell’inflazione nei prossimi mesi sarà « temporaneo » .

Per Panetta, « il rischio che la dinamica dei prezzi si mantenga inferiore all’obiettivo del 2% è infatti assai elevato » , mentre la probabilit­à che l’inflazione ecceda questa soglia « è trascurabi­le » : le proiezioni macroecono­miche vedono un’inflazione « pari ad appena » l’ 1,4% nel 2023. Più che sperare in scenari favorevoli, per Panetta vanno evitati « gli scenari più negativi » . E post pandemia andranno colmati due importanti divari: l’output gap e l’inflation gap ( ndr. la differenza tra il target dell’inflazione Bce e l’inflazione che la Bce prevede).

Nel suo discorso Panetta è tornato a ribadire l’importanza della politica monetaria abbinata a politiche di bilancio espansive nel 2021 e interventi fiscali senza uscite premature, all’emissione di debito comune europeo, a riforme che rimuovono gli ostacoli all’attività economica, agli investimen­ti in tecnologia, istruzione e infrastrut­ture per la crescita e per rafforzare la sostenibil­ità del debito, per « recuperare parte del potenziale produttivo dissipato dalla crisi » . Panetta ha esortato gli Stati membri a cogliere l’opportunit­à del Next Generation EU.

A conferma che oltre a comunicare con i mercati la Bce dialoga con i cittadini, e con i giovani, Panetta ha conquistat­o la platea virtuale ieri sintetizza­ndo il messaggio principale del suo intervento con il titolo di un brano di Daft Punk « Harder, better, faster, stronger » : e cioè la Bce si impegnerà con più forza a colmare l’output gap e l’inflation gap, per migliorare le prospettiv­e dell’economia, « e più rapidament­e raggiunger­emo questo obiettivo, maggiore sarà la crescita potenziale » .

Se riuscissim­o a riconquist­are il sentiero di crescita potenziale che ritenevamo possibile appena tredici anni fa, ha concluso il membro del Board Bce, « potremmo incrementa­re il prodotto del 14% senza generare tensioni nell’economia » . L’obiettivo, oltre all’inflazione, è una crescita elevata e un’occupazion­e in aumento.

« Anche se la pandemia dovesse finire presto, le sue conseguenz­e economiche continuera­nno »

 ??  ?? Bce. Fabio Panetta, nel board della Banca centrale europea
Bce. Fabio Panetta, nel board della Banca centrale europea
 ??  ?? Fonte: SYZ Private banking
Fonte: SYZ Private banking
 ??  ?? Francofort­e. La sede della Banca centrale europea
EPA
Francofort­e. La sede della Banca centrale europea EPA

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy