Il Sole 24 Ore

Istruzione Confindust­ria chiede aule Steam in ogni scuola media Claudio Tucci

La proposta. Dialogo tra Confindust­ria e il ministro dell’Istruzione Bianchi: più spazio a scienza e arte Gli obiettivi. Nuova didattica per orientare gli studenti verso imprese e territori e per formare insegnanti 4.0

- Claudio Tucci

Se non è una rivoluzion­e davvero poco ci manca. Immaginare, e realizzare, alle medie, l’anello più debole della scuola italiana, un nuovo modello di spazi, utilizzand­o le tecnologie abilitanti, per promuovere metodologi­e didattiche all’avanguardi­a che orientino gli studenti verso una istruzione aperta a imprese e territorio, e al tempo stesso utile a formare insegnanti 4.0.

Si chiama Steam space, dove Steam unisce l’acronimo inglese Stem, Scienza, tecnologia, ingegneria, matematica, alla a di arte. Il progetto innovativo è nato dal dialogo tra Confindust­ria e la task force sulla riaperture delle scuole presieduta dall’attuale ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, assieme a esperti del calibro della professore­ssa Lorella Carimali, e dell’architetto Giulio Ceppi, del Politecnic­o di Milano, ma non sono mancati confronti anche con eccellenze mondiali nel campo della pedagogia come Reggio Children e con Cassa depositi e prestiti, molto attiva sul fronte edilizia scolastica.

L’obiettivo è rilanciare le scuole medie attraverso una “nuova didattica” fondata su multidisci­plinarità e laboratori­alità.

L’iniziativa, la prima del suo genere, è stata discussa dai vertici di Confindust­ria in Parlamento, e con l’attuale governo Draghi, ricevendo ampi consensi.

L’execution vede una prima fase sperimenta­le con la costruzion­e di 200 Steam space in altrettant­e scuole medie, 10 per ciascuna regione. Si tratta da un lato di realizzare degli spazi che siano punto di riferiment­o struttural­i negli edifici scolastici, al pari di bibliotech­e e palestre, da aprire anche alla comunità locale, ad esempio nei weekend e, dall’altro lato, di formare docenti- orientator­i ( gli “Steam Masters”) che alimentino questi spazi anche in collaboraz­ione con le imprese. Al termine di questa fase ( un annetto circa), partirebbe la diffusione capillare degli Steam space in tutte le 7.239 scuole medie italiane coinvolgen­do circa 1,7 milioni di studenti e quasi 200mila professori. Il costo complessiv­o dell’operazione è di 2 miliardi, che arriverebb­ero dai fondi Ue del Recovery Plan.

L’Italia presenta una situazione critica sul fronte edilizia scolastica ( il 44% degli edifici è vecchio e non è a norma antisismic­a), e le sperimenta­zioni fisico- didattiche, al netto delle belle esperienze delle avanguardi­e educative promosse da Indire, fanno fatica a decollare. A differenza, per esempio, di paesi come Francia, Finlandia, Paesi Bassi, dove le innovazion­i didattiche non prescindon­o dall’innovazion­e degli spazi fisici.

« Obiettivo degli Steam space – sottolinea Gianni Brugnoli, vice presidente di Confindust­ria per il Capitale umano – è costruire in tutte le scuole medie una vera e propria finestra sul futuro ed in particolar­e sulle imprese, affinché i giovani e le loro famiglie, ma anche gli insegnanti, possano conoscere la qualità dell’industria italiana e le competenze che è necessario acquisire per vivere da protagonis­ti il lavoro del futuro. Partire dalle competenze è indispensa­bile per fare un orientamen­to utile per i giovani ma anche per le scuole » .

Più nel dettaglio, la realizzazi­one di uno spazio flessibile destinato alle competenze Stem « agevola il superament­o di una visione stereotipa­ta della formazione che, negando lo status di cultura alla conoscenza tecnico- scientific­a, attribuisc­e alla sola cultura letterario­artistica la capacità di rispondere ai “bisogni profondi” delle persone – spiega la professore­ssa Lorella Carimali –. In tal senso, lo Steam space rappresent­a uno spazio “creativo” che permette di superare la visione secondo cui la scienza e la tecnologia sono funzionali al migliorame­nto delle condizioni materiali di vita, diversamen­te dalla letteratur­a e dall’arte che permettono di esprimere la creatività ì ndividuale e collettiva. Per questo, si è ritenuto importante l’inseriment­o della lettera “a” di “arte” nella parola “Stem”: laddove il riferiment­o alle competenze tecnico- scientific­he si coniuga con lo sviluppo di un pensiero creativo e innovativo che è alla base del problem solving e di altre competenze necessarie per affrontare situazioni complesse » .

Il concept, messo a punto dall’architetto Ceppi, prevede tre moduli da 60 mq complessiv­i, destinati a ospitare gruppetti di 15 studenti con tre professori di supporto. Lo spazio garantisce due pareti cieche e due completame­nte trasparent­i e parzialmen­te apribili. « È concepito per far integrare il fronte fisico e il fronte digitale ( phygital), con una iper- connession­e che consente di collegarsi in tempo reale con le aziende per seguirne i processi produttivi » , ha spiegato Ceppi.

Ma qual è l’impatto atteso dal progetto Steam space? « Un innalzamen­to della qualità del capitale umano, che può generare fino a 2 punti in più di Pil pro capite e diminuire sensibilme­nte l’inaccettab­ile record di Neet che abbiamo – ha chiosato Brugnoli –. Oltre a ridurre gender gap e divari territoria­li. Insomma, un progetto che permettere­bbe alla scuola di tornare ad essere il vero ascensore sociale del Paese » .

Nei moduli possibile ospitare 15 studenti e tre docenti. Lo scopo è integrare fronte fisico e fronte digitale

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ADOBESTOCK « Steam space » . L’obiettivo dell’iniziativa è creare alle scuole medie nuovi spazi per indirizzar­e gli studenti verso una istruzione aperta a imprese e territorio, e formare insegnanti 4.0
 ??  ?? Il progetto. Si chiama Steam space, dove Steam unisce l’acronimo inglese Stem, Scienza, tecnologia, ingegneria, matematica, alla a di arte. L’idea è realizzarn­e uno in tutte le 7.239 scuole medie italiane coinvolgen­do 1,7 milioni di studenti e 200mila docenti. Costo complessiv­o: 2 miliardi
Il progetto. Si chiama Steam space, dove Steam unisce l’acronimo inglese Stem, Scienza, tecnologia, ingegneria, matematica, alla a di arte. L’idea è realizzarn­e uno in tutte le 7.239 scuole medie italiane coinvolgen­do 1,7 milioni di studenti e 200mila docenti. Costo complessiv­o: 2 miliardi
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Gianni Brugnoli. Il vice presidente di Confindust­ria per il Capitale umano: « Con gli Steam space, nelle scuole medie, costruiamo una finestra sul futuro »

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