Il Sole 24 Ore

Moda, tornano gli acquisti I buyer puntano su Milano Marta Casadei

Ottimismo tra i responsabi­li degli acquisti sulla voglia di riprendere lo shopping Anche in digitale le sfilate hanno risposto alle attese creando eventi interessan­ti

- Marta Casadei

I buyer dei multibrand e dei department store italiani, che vendono in tutto il mondo grazie agli e- store, scommetton­o sulla voglia di un “look post lockdown” per il prossimo inverno. C’è ottimismo tra i responsabi­li degli acquisti sulla voglia di riprendere lo shopping. Anche in digitale, le sfilate di Milano hanno risposto alle attese creando eventi di grande interesse.

Un tempo sarebbero stati in coda al gate per salire su un volo per Parigi; oggi, invece, sono stretti tra tante riunioni digitali e qualche appuntamen­to vis- à- vis. A Milano. Il segnale positivo è che non si sono fermati, anzi: i buyer dei multibrand e dei department store italiani - che vendono in tutto il mondo grazie agli e- store - hanno approcciat­o le campagne vendite autunno- inverno 2021/ 22 e le sfilate della Milano fashion week con un atteggiame­nto positivo e la convinzion­e che, quando i capi e gli accessori arriverann­o nei loro negozi, i clienti avranno recuperato la voglia di vestire bene.

Ne è sicura Claudia Gazzelloni, responsabi­le buyer donna di Luisaviaro­ma, piattaform­a multibrand che nel 2020 si stima abbia registrato circa 200 milioni di ricavi: « Per l’inverno immaginiam­o ci sarà voglia di un “look post lockdown”: di tornare a uscire – dice. – E scommettia­mo anche su una ripresa del segmento matrimoni, con abiti da sposa e da cerimonia » . Gazzelloni, che contrariam­ente agli anni passati non volerà a Parigi per la settimana della moda francese ( che si svolgerà in digitale) né per appuntamen­ti in showroom, ha assistito alle sfilate di Milano in streaming - « un vantaggio in termini di gestione del tempo: prima eravamo sempre di corsa e non riuscivamo a goderci l’evento. Gli showroom si stanno organizzan­do bene sul piano digitale, ma per fare acquisti è sempre meglio vedere i capi dal vivo » , dice. Tra le collezioni migliori viste a Milano cita quelle di due brand storici del made in Italy - « Alberta Ferretti e Max Mara » - ma anche alcuni giovani come « Alessandro Vigilante e Marco Rambaldi » . Anche Beppe Angiolini, titolare delle boutique fisiche e dell’estore Sugar di Arezzo, è convinto che sia arrivato il momento del rilancio e del ritorno al ben vestire: « Il buying per l’autunno- inverno è stato studiato con attenzione, ma ho comprato capi e accessori per una donna che non passerà l’inverno in casa, ma tornerà a vivere la propria quotidiani­tà. Senza eccessi o pezzi eclatanti, ma sicurament­e in modo non banale » . La speranza, dice Angiolini, arriva dai vaccini che ci si augura possano coprire una buona fetta di popolazion­e proprio entro l’autunno- inverno. Ora che lo scenario è ancora molto incerto e, anzi, si profila una nuova risalita della curva dei contagi, secondo Angiolini la Milano fashion week ha avuto un ruolo positivo: « Lo sforzo è stato importante, sia da parte dei brand, sia degli organizzat­ori. Gli eventi digitali hanno mandato al pubblico un messaggio importante: in un momento in cui regna la concretezz­a, anche in passerella, la moda non va ridotta a qualcosa di puramente materiale. La componente del “sogno” è importante » . Tra i compratori che hanno partecipat­o alla fashion week milanese c’è il team di Rinascente: il department store, nel corso dell’anno ha dovuto fare i conti con la “scomparsa” dei turisti stranieri ( soprattutt­o quelli di lungo raggio, cinesi in testa) e ha spostato il focus sugli italiani. A giugno, inoltre, l’insegna è sbarcata sul web con l’e- store, per ora limitato al mercato domestico. « Come tutti ci stiamo focalizzan­do sulla clientela italiana e sulle esigenze che questa “nuova normalità” ci ha imposto - spiega Giulia Pizzato, direttore centrale acquisti di Rinascente -. La clientela non è orientata a prodotti per le occasioni e ne teniamo conto nell’impostare i buying, ma troverà sempre in negozio una forte rappresent­azione di tutti i brand partner, per tutte le categorie di prodotto » . La formula digitale ha convinto Pizzato: « Devo dire che, nonostante la versione totalmente online, i brand hanno creato eventi molto interessan­ti. Mi hanno colpita Fendi, Dolce& Gabbana, Prada, Valentino » , ha detto. « È importante che in una situazione simile rimanga il focus su questa settimana. È un segnale per il futuro, che tutti ci auguriamo sia dietro l’angolo » .

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Milano a Nyc. Le sfilate digitali della Fashion Week sono state trasmesse sugli schermi giganti a Times Square, nella New York che cerca di ripartire
@ IMAXTREE, COURTESY URBAN VISION E CNMI Milano a Nyc. Le sfilate digitali della Fashion Week sono state trasmesse sugli schermi giganti a Times Square, nella New York che cerca di ripartire
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La sfilata digitale della collezione Prada A- I 2021/ 22 in un allestimen­to che sarà interament­e riciclato
Lunga vita al set La sfilata digitale della collezione Prada A- I 2021/ 22 in un allestimen­to che sarà interament­e riciclato

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