Salvataggi pubblici per le banche dei Länder
Dopo l’operazione NordLb altri interventi al confine tra bail in e bail out
Quando il salvataggio di una banca pubblica in Germania, finanziato con i soldi dei contribuenti, viene fatto a condizioni di mercato alla pari di un intervento privato non è considerato aiuto di Stato dalla Commissione europea e dall’Antitrust. Ed è così, in equilibrio precario e con opacità tra bail- in e bail- out, che la Landesbank NordLB, un tempo la settima banca tedesca con oltre 150 miliardi di attivi, ha messo a segno l’ultimo grande salvataggio bancario in Germania a fine 2019.
Il nodo della peculiarità del sistema bancario tedesco, che solo per il 40% può definirsi a tutti gli effetti privato, però resta: le Sparkassen, le casse di risparmio pubbliche che sono le istituzioni meno significative tedesche, e le Landesbanken possedute dagli Stati- Regione, rappresentano attorno al 40% circa del totale degli impieghi del sistema bancario in Germania. Se a queste banche pubbliche si aggiungono le oltre 800 banche di credito cooperativo Raiffeisenbanken, per un altro 20% circa degli attivi, ecco che la struttura del sistema bancario tedesco resta un’anomalia in un’Europa che mira sempre più all’Unione bancaria, all’ armonizzazione di regole, requisiti, standard e comportamenti perle banche europee.
Il salvataggio di NordLB è dunque un precedente che rischia di lasciare ampi margini di manovra in Germania. « Non sono convinto che la Commissione europea avrebbe dovuto consentire il salvataggio di NordLB a quelle condizioni » , ha detto ieri a Il Sole 24 Ore Nicolas Véron, economista senior fellow di Bruegel e del Peterson Institute for International Economics. Secondo Véron, la Commissione avrebbe dovuto essere più esigente, « e non farlo ha alimentato una narrativa su standard diversi a favore delle banche pubbliche » .
Per contro, l’economista non ritiene che le Sparkassen pur essendo banche pubbliche, rappresentino un grave problema di competizione a livello europeo perchè operano solo localmente. In aggiunta « le Landesbanken hanno ridimensionato molto la loro operatività a livello internazionale » . Una questione di svantaggio competitivo semmai può essere sollevata in merito alle condizioni dei prestiti erogati dalle Sparkassen alle imprese tedesche rispetto al resto delle piccole e medie imprese europee: questo potrebbe porre uno svantaggio competitivo, « è una questione complessa che va studiata a fondo » , sostiene Véron.
Bce/ SSM e BaFin - l’organo di vigilanza tedesco - intanto sono entrati a gamba tesa a metà 2020 nei confronti delle Landesbanken e delle Sparkassen: hanno richiesto modifiche sostanziali, entro il 2022, al funzionamento del DSGV ( Deutsche Sparkassen- und Giroverband), il sistema di tutela istituzionale ( Institutional protection scheme, IPS) delle casse di risparmio tedesche riconosciuto come sistema di garanzia dei depositi e criticato per criteri non osservati, malfunzionamenti, effetti indesiderati e carenze. A Landesbanken e Sparkassen gli organi di vigilanza hanno richiesto semplificazioni e più trasparenza: la distribuzione dei poteri e le responsabilità tra IPS e i proprietari delle banche, soprattutto quando questi sono Länder, sono poco chiare, e possono portare a disimpegni o procrastinare interventi. I sistemi di garanzia dei depositi al 31 dicembre 2019 in Germania erano: banche private ( EdB) 582,7 miliardi, banche pubbliche ( Voeb) 39,7 miliardi, Sparkassen ( Dsgv) 742,2 miliardi e Banche di credito cooperativo ( Bvr) 534,6 miliardi.