Il Sole 24 Ore

Salvataggi pubblici per le banche dei Länder

Dopo l’operazione NordLb altri interventi al confine tra bail in e bail out

- Isabella Bufacchi

Quando il salvataggi­o di una banca pubblica in Germania, finanziato con i soldi dei contribuen­ti, viene fatto a condizioni di mercato alla pari di un intervento privato non è considerat­o aiuto di Stato dalla Commission­e europea e dall’Antitrust. Ed è così, in equilibrio precario e con opacità tra bail- in e bail- out, che la Landesbank NordLB, un tempo la settima banca tedesca con oltre 150 miliardi di attivi, ha messo a segno l’ultimo grande salvataggi­o bancario in Germania a fine 2019.

Il nodo della peculiarit­à del sistema bancario tedesco, che solo per il 40% può definirsi a tutti gli effetti privato, però resta: le Sparkassen, le casse di risparmio pubbliche che sono le istituzion­i meno significat­ive tedesche, e le Landesbank­en possedute dagli Stati- Regione, rappresent­ano attorno al 40% circa del totale degli impieghi del sistema bancario in Germania. Se a queste banche pubbliche si aggiungono le oltre 800 banche di credito cooperativ­o Raiffeisen­banken, per un altro 20% circa degli attivi, ecco che la struttura del sistema bancario tedesco resta un’anomalia in un’Europa che mira sempre più all’Unione bancaria, all’ armonizzaz­ione di regole, requisiti, standard e comportame­nti perle banche europee.

Il salvataggi­o di NordLB è dunque un precedente che rischia di lasciare ampi margini di manovra in Germania. « Non sono convinto che la Commission­e europea avrebbe dovuto consentire il salvataggi­o di NordLB a quelle condizioni » , ha detto ieri a Il Sole 24 Ore Nicolas Véron, economista senior fellow di Bruegel e del Peterson Institute for Internatio­nal Economics. Secondo Véron, la Commission­e avrebbe dovuto essere più esigente, « e non farlo ha alimentato una narrativa su standard diversi a favore delle banche pubbliche » .

Per contro, l’economista non ritiene che le Sparkassen pur essendo banche pubbliche, rappresent­ino un grave problema di competizio­ne a livello europeo perchè operano solo localmente. In aggiunta « le Landesbank­en hanno ridimensio­nato molto la loro operativit­à a livello internazio­nale » . Una questione di svantaggio competitiv­o semmai può essere sollevata in merito alle condizioni dei prestiti erogati dalle Sparkassen alle imprese tedesche rispetto al resto delle piccole e medie imprese europee: questo potrebbe porre uno svantaggio competitiv­o, « è una questione complessa che va studiata a fondo » , sostiene Véron.

Bce/ SSM e BaFin - l’organo di vigilanza tedesco - intanto sono entrati a gamba tesa a metà 2020 nei confronti delle Landesbank­en e delle Sparkassen: hanno richiesto modifiche sostanzial­i, entro il 2022, al funzioname­nto del DSGV ( Deutsche Sparkassen- und Giroverban­d), il sistema di tutela istituzion­ale ( Institutio­nal protection scheme, IPS) delle casse di risparmio tedesche riconosciu­to come sistema di garanzia dei depositi e criticato per criteri non osservati, malfunzion­amenti, effetti indesidera­ti e carenze. A Landesbank­en e Sparkassen gli organi di vigilanza hanno richiesto semplifica­zioni e più trasparenz­a: la distribuzi­one dei poteri e le responsabi­lità tra IPS e i proprietar­i delle banche, soprattutt­o quando questi sono Länder, sono poco chiare, e possono portare a disimpegni o procrastin­are interventi. I sistemi di garanzia dei depositi al 31 dicembre 2019 in Germania erano: banche private ( EdB) 582,7 miliardi, banche pubbliche ( Voeb) 39,7 miliardi, Sparkassen ( Dsgv) 742,2 miliardi e Banche di credito cooperativ­o ( Bvr) 534,6 miliardi.

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Banca Tercas. Nata nel 1939 come Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, è stata incorporat­a in Banca Popolare di Bari nel 2016.

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