Piaggio, scendono i ricavi L’utile netto è di 31,1 milioni
Secondo semestre in miglioramento per Piaggio: nella seconda parte dell’anno i ricavi sono saliti dell’ 1,3% e l’utile netto è cresciuto dell’ 82,3% in rapporto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il computo totale del 2020 evidenzia però una flessione a due cifre sia sul fronte dei ricavi ( scesi del 13,6%, da 1,521 miliardi a 1,314 miliardi) che sul piano della marginalità, con l’Ebitda in discesa a 186,1 milioni ( l’incidenza sul fatturato passa dal 15% al 14,2%), mentre l’utile netto passa da 46,7 a 31,1 milioni. La posizione finanziaria netta, negativa per 423,6 milioni, migliora di 6,1 milioni rispetto all’anno scorso, ma nel confronto con il primo trimestre la generazione di cassa è positiva per 125 milioni, anche grazie all’attenta gestione del circolante.
« Il Gruppo Piaggio - ha detto il presidente e ad Roberto Colaninno - ha archiviato il 2020 con una sostanziale tenuta dei risultati, sia sui mercati europei, sia su quelli asiatici. Nel complesso i dati hanno confermato l’efficacia della risposta del Gruppo alla pandemia che ha colpito l’economia mondiale. Il secondo semestre, rispetto al primo, è stato molto positivo: le vendite dei nostri scooter e moto nel mondo sono incrementate del 20,7 per cento » .
Per quanto riguarda le prospettive per l’anno in corso, il Gruppo evidenzia che « la formulazione di previsioni rimane complessa, perché l'epidemia Covid 19 impatterà ancora nel 2021 » , anno in cui Moto Guzzi compie i suoi primi 100 anni di vita e Vespa i primi 75. Piaggio « proseguirà il suo cammino con il lancio di 11 nuovi modelli a due ruote e del nuovo veicolo commerciale leggero, la costruzione del nuovo dipartimento di e- mobility a Pontedera, l’avvio di un nuovo stabilimento in Indonesia e del completo rifacimento del sito produttivo e delle aree museali di Moto Guzzi » .
Oltre all’approvazione del preconsuntivo, il cda ha deliberato ieri di proporre all’assemblea il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie. Proposta infine la distribuzione di un saldo sul dividendo di 2,6 centesimi, in aggiunta all’acconto di 3,7 centesimi già pagato nei mesi scorsi.