Prima industrie, nel nuovo piano 500 milioni di fatturato al 2023
Nuovo piano per Prima Industrie, con scommessa sulla ripresa del mercato cinese e asiatico e sul miglioramento di Emea e Americhe grazie alla spinta verso la transizione tecnologica. « L’ultimo trimestre dell’anno – sottolinea il presidente Gianfranco Carbonato – ha segnato un recupero dei ricavi ma soprattutto degli ordini, segno che i volumi sul mercato stanno tornando » .
In proiezione Prima Industrie stima di superare i 500 milioni di ricavi al 2023, con una posizione finanziaria netta e una crescita organica del 5% anno su anno, rispetto al 2019. La Business Unit Prima Electro prevede una significativa crescita grazie anche allo sviluppo di nuovi settori, la Business Unit Convergent Photonics « effettuerà nel periodo di piano – evidenzia la società in una nota – un completo turnaround » grazie a riposizionamento su settori a migliore marginalità, a valle di un impairment a 8,5 milioni approvato dal Cda. L’Additive manufacturing rappresenta uno dei settori più promettenti, con ricavi destinati a raddoppiare grazie ai nuovi prodotti destinati al Repairing, in linea con i dettami dell’Economia circolare, e a nuovi sviluppi in Aerospace, Automotive ed Energy. Tanto che la società valuterà un eventuale spin- off.
Prima Industrie vede un miglioramento della marginalità fino ad un Ebitda al 13% a fine periodo. Su questo processo, racconta Carbonato, inciderà anche il nuovo modello organizzativo adottato, più “glocal” e digitale, che prevede oltre a funzioni di staff centrali, quattro Business Unit con una connotazione tecnologica e regionale, per focalizzare le attività verso le rispettive aree. « Abbiamo investito in nuove tecnologie digitali – spiega Carbonato – perché nell’ultimo anno siamo stati obbligati a realizzare le attività a distanza, inoltre il Gruppo è presente nei principali mercati del mondo con stabilimenti in Nord Europa, America, Italia e Cina e filiali in 30 paesi. Abbiamo lavorato sulla nostra forza lavoro con attività di training e supporto in modo da essere più vicini al cliente, pur viaggiando di meno » . Rimandata al 2022, viste le restrizioni imposte dalla pandemia, l’operazione che potrebbe portare Prima Industrie ad acquisire la maggioranza nella cinese Lead Laser. Mentre entro il primo semestre dell’anno è prevista l’inaugurazione del nuovo stabilimento in provincia di Torino con un investimento da 25 milioni.