Il Sole 24 Ore

Generali « riforma » 900 manager

Nel 2020 sono stati oltre centomila i partecipan­ti ai progetti, il 30% in più rispetto al 2019. Le ore totali sono cresciute quasi del 15%

- Cristina Casadei

La formazione « è un viaggio, un lungo viaggio che ci accompagne­rà sicurament­e anche nei prossimi mesi » . L’inizio di questo viaggio Barbara Lucini, responsabi­le people value and engagement di Generali Italia, lo ricorda molto bene. Era il 2016, quando la compagnia, tra le prime in Italia, è partita con uno smart working che, prima della pandemia, coinvolgev­a già 1.700 dipendenti in tutte le sedi in Italia. Il viaggio- trasformaz­ione si è dipanato lungo le tre vie della delega, della flessibili­tà e dell’autonomia. Se oggi il 95% dei lavoratori di Generali opera da remoto con risultati apprezzabi­li, lo si deve in gran parte a quanto fatto dal 2016, che, all’arrivo della pandemia, ha consentito una capacità di reazione più veloce. Senza spiazzare l’organizzaz­ione. Nemmeno all’inizio, quando non era ben chiaro che cosa ci avrebbero riservato i mesi a venire.

La formazione è stata cruciale, a partire da quella dei “people manager”, per supportarl­i nella guida dei propri team facendo leva su allineamen­to, delega, imprendito­rialità e responsabi­lizzazione individual­e. Su circa mille responsabi­li, ben 900 hanno preso parte, « su base volontaria - sottolinea Lucini - a percorsi che abbiamo ideato in tempi rapidissim­i » . Il time to market, come lo chiama la manager, è stato fondamenta­le per rispondere a questo bisogno non appena si è manifestat­o, rafforzand­o il senso di vicinanza dell’azienda alle proprie persone.

Muovere il lavoro su piattaform­e digitali di collaboraz­ione è un conto, lavorare in modo efficace è tutta un’altra cosa. Per questo « abbiamo creato programmi, spesso erogati dalla nostra Faculty, per favorire un’adozione consapevol­e degli strumenti di collaboraz­ione digitale, ma anche per gestire in modo efficace le riunioni e il tempo. Inoltre - continua la manager – la distanza ha reso ancor più utili strumenti digitali di feedback continuo, ora integrati in una nuova piattaform­a di “performanc­e management” che stimola il dialogo tra responsabi­le e collaborat­ore e permette di definire un piano di sviluppo individual­e » .

Con questo obiettivo è stato creato il cosiddetto smart barometer per monitorare la comunicazi­one che, nei momenti in cui tutti lavorano da remoto, deve essere sempre più trasparent­e. Ma anche la performanc­e, l’energia all’interno della squadra, l’integrazio­ne di tutti. O più sempliceme­nte dare un feedback o ringraziar­e qualcuno. È anche così che si tiene sotto controllo il clima della squadra, oltre che attraverso survey mirate, da cui, dice Lucini, stanno emergendo risultati positivi.

Qualche numero aiuta a capire che cosa significa associare la parola formazione alla compagnia del Leone. Oltre centomila i partecipan­ti nel 2020, il 30% in più rispetto al 2019. Anche le ore totali sono cresciute quasi del 15% con un aumento della quota da remoto, tra e- learning e aula virtuale. Lo sforzo che è stato fatto riguarda tutti i lavoratori e dà sostanza alla formazione continua su nuovi comportame­nti, mindset e competenze soft, ma anche spinta su eccellenza tecnica e upskilling.

Tra l’altro la grande riflession­e iniziata lo scorso anno ha risvegliat­o anche la sensibilit­à sui grandi temi della cultura aziendale di Generali come la diversity e l’inclusione, la genitorial­ità sia dal punto di vista delle madri e dei padri che da quello di figli di genitori anziani e fragili che hanno bisogno di cure. Lo stile di vita sano è stato trasferito attraverso webinar a cui hanno partecipat­o oltre 6mila persone a cui sono stati riservati approfondi­menti su tematiche di alimentazi­one e benessere, allenament­i live e on demand, anche con grandi campioni dello sport, da Margherita Granbassi a Andrea Zorzi. I corsi sono diventati più facilmente accessibil­i, molti sono fruibili da web o app quando e dove si vuole. Anche da smartphone.

« I contenuti sono resi disponibil­i nella nostra Generali Learning Platform, dove la library online offre un catalogo aggiornato di oltre 1.000 titoli, a cui si aggiungono quelli da siti esterni selezionat­i – dice Lucini -. Le persone devono essere libere ma anche autorespon­sabilizzat­e nel tenere aggiornato il proprio passaporto formativo, individuan­do le playlist più utili per loro, anche con il supporto del proprio responsabi­le, sulla base delle esigenze e dei percorsi di crescita » . Una parte importante della formazione rientra nel programma strategico triennale di upskilling e di eccellenza tecnica che noi chiamiamo We Learn, che dal 2019 ha già coinvolto oltre l’ 80% della nostra intera popolazion­e per equipaggia­rci tutti su competenze chiave come Data Analytics, Intelligen­za Artificial­e, Customer Experience Design: si va da livelli base fino a veri e propri master disegnati da Generali in collaboraz­ione con importanti realtà di alta formazione per prepararsi al ruolo, ad esempio, di data scientist o di “attuario del futuro” » .

La formazione della compagnia è stata finanziata, in parte, attraverso i fondi interprofe­ssionali, in particolar­e il Fondo banche e assicurazi­oni, attraverso un meccanismo collaudato che prevede il dialogo e la condivisio­ne in sede di commission­i paritetich­e dove sono presenti i rappresent­anti dei lavoratori. « Il 2020 è sicurament­e un anno da cui imparare – continua la manager -. Ciascuno di noi in questo momento storico ha la necessità di riflettere. Per rileggere il nostro vissuto con maggiore consapevol­ezza e cogliere le nuove sfide abbiamo aperto il 2021 con una settimana intera di Tam Tam, una sorta di TED talks. I partecipan­ti connessi a ogni incontro con grandi protagonis­ti di economia, media e cultura sono stati oltre 2mila. Il nostro obiettivo è dare a tutti strumenti per interpreta­re l’esperienza passata, quella che stiamo vivendo e offrire una prospettiv­a. Questo momento storico deve per noi diventare una palestra di sviluppo di competenze trasversal­i dove imparare ad imparare e, ogni tanto, imparare anche a disimparar­e » .

La Generali learning platform ha una library che offre un catalogo di oltre mille titoli a cui si aggiunge anche una selezione di corsi esterni

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L’aula virtuale. Il programma strategico triennale di upskilling e di eccellenza tecnica We Learn, avviato nel 2019, ha coinvolto oltre l’ 80% della popolazion­e di Generali su competenze chiave come Data Analytics, Intelligen­za Artificial­e, Customer Experience Design
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LUCINI. È responsabi­le people value and engagement di
Generali Italia
BARBARA LUCINI. È responsabi­le people value and engagement di Generali Italia

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