Il Sole 24 Ore

Londra alza le tasse societarie dal 19% al 25%

Nella Finanziari­a restano i sussidi a Pmi e lavoro uniti però a nuovi incentivi Dal 2023, avviata la ripresa, l’imposta sulle società salirà dal 19 al 25 per cento

- Nicol Degli Innocenti

Il Cancellier­e dello Scacchiere Rishi Sunak

Rishi Sunak come Mario Draghi: il cancellier­e dello Scacchiere britannico ha promesso ieri di fare tutto il possibile, “whatever it takes”, per sostenere l’economia e l’occupazion­e durante la crisi causata dall’epidemia di coronaviru­s.

Presentand­o la sua seconda Finanziari­a in Parlamento, il funambolo Sunak si è mantenuto in equilibrio tra generosità e realismo.

Ha prolungato gli interventi di sostegno fino a fine settembre, a un costo complessiv­o di 407 miliardi di sterline, ma ha anche annunciato un aumento delle imposte societarie dal 19% al 25% a partire dal 2023 per rimpinguar­e i forzieri vuoti del Tesoro.

Il cancellier­e ha diviso il budget in tre parti: la prima riguarda gli interventi immediati di sostegno, che continuera­nno per altri cinque mesi oltre la scadenza prevista di fine aprile. La seconda parte è l’ammissione che i debiti contratti per far fronte all’emergenza coronaviru­s andranno ripagati per rendere sostenibil­i le finanze pubbliche.

La terza parte è il piano per ricostruir­e e rilanciare l’economia devastata dalla crisi, la recessione più grave da oltre tre secoli. Grazie all’efficacia del piano di sostegno e al successo della campagna vaccinale, con il 30% della popolazion­e che ha già ricevuto la prima dose, la ripresa sarà più rapida del previsto, ha detto Sunak. Nel 2022 l’economia tornerà ai livelli del 2019, pre- pandemia.

Nonostante il giustifica­to ottimismo allo stato attuale la situazione resta grave, ha ammesso il cancellier­e: « Da marzo oltre 700mila persone hanno perso il lavoro e l’economia ha subìto una contrazion­e del 10%, la peggiore da oltre 300 anni. Ci vorrà tempo per riprenderc­i e per questo bisogna continuare con uno dei programmi di sostegno più generosi al mondo » .

Il Tesoro continuerà a pagare l’ 80% degli stipendi di milioni di lavoratori fino al 30 settembre, ben oltre la prevista riapertura di tutti i negozi, ristoranti e business in giugno. Anche i lavoratori autonomi verranno tutelati con uno stanziamen­to di altri 33 miliardi di sterline per compensare la loro perdita di reddito durante il lockdown.

Il sostegno del Tesoro va anche ai meno abbienti, con una continuazi­one fino al 30 settembre dell’aumento di 20 sterline a settimana dei sussidi statali e l’incremento del salario minimo a 8,91 sterline all’ora a partire dal mese prossimo.

« La nostra reazione allo shock economico provocato dal Covid- 19 è stata generosa e quest’anno abbiamo dovuto prendere in prestito 355 miliardi di sterline, la cifra più alta dalla Seconda guerra mondiale - ha detto Sunak - ci vorranno decenni per rimborsarl­i, ma l’indebitame­nto non può continuare a questi livelli perché sarebbe irresponsa­bile » .

Per questo il cancellier­e, pur mantenendo gli aiuti per le Pmi, ha annunciato un aumento delle tasse societarie per le imprese più redditizie. L’aliquota salirà dall’attuale 19% al 25% nel 2023, restando comunque, ha sottolinea­to il cancellier­e, la più bassa dei Paesi del G- 7.

L’aumento scatterà solo nel 2023 in modo che la ripresa economica sia consolidat­a, ha spiegato Sunak, e « dato che è un’imposta sugli utili non riguarderà le imprese in difficoltà, ma solo le più redditizie. Abbiamo dato un sostegno da 100 miliardi alle imprese durante la crisi, quindi è giusto e necessario che diano il loro contributo alla ripresa » .

Si tratta comunque di un’inversione di rotta per il Governo conservato­re, che aveva ridotto le imposte societarie dal 28% al 19%, e sarà criticata da molti deputati Tory.

Le Pmi con utili inferiori alle 50mila sterline avranno un trattament­o diverso, con un’aliquota invariata al 19%. Riservati a loro anche i “prestiti della ripresa”, dalle 25mila sterline ai 10 milioni, che saranno garantiti per l’ 80% dal Tesoro.

Come incentivo alle imprese a investire per rafforzare la ripresa e creare posti di lavoro, per i prossimi due anni avranno detrazioni fiscali pari al 130% degli investimen­ti fatti, un esperiment­o che Sunak ha definito « la più significat­iva agevolazio­ne fiscale della storia britannica » .

Contrariam­ente alle previsioni, non ci sono stati altri aumenti delle tasse nel budget di ieri. Sunak non ha aumentato le imposte sul reddito ma ha congelato gli scaglioni, facendo aumentare il numero di chi deve pagare aliquote più alte. In questo modo il cancellier­e è riuscito a mantenere la promessa fatta dai Tories di non aumentare le imposte sul reddito, i contributi sociali o l’Iva, le tre maggiori fonti di reddito per il Tesoro.

Per rilanciare il settore immobiliar­e e aiutare soprattutt­o gli acquirenti di prima casa, il cancellier­e Sunak ha annunciato una garanzia sui mutui per immobili di un costo fino a 600mila sterline. Per diventare proprietar­i basterà avere un deposito del 5% del valore della casa , e il mutuo per il restante 95% sarà garantito dal Tesoro.

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Rishi Sunak con la tradiziona­le valigetta rossa che contiene gli appunti e lo speech sul budget
Il discorso del cancellier­e. REUTERS Rishi Sunak con la tradiziona­le valigetta rossa che contiene gli appunti e lo speech sul budget
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