Gsk a Siena: impianti pronti per infialare
« Ci auguriamo di poter contribuire a debellare la pandemia » . La multinazionale britannica Gsk, che a Rosia ( Sovicille), vicino Siena, possiede uno dei centri di eccellenza per la produzione dei vaccini ( contro la meningite) con duemila addetti, ribadisce la disponibilità a dare una mano alla causa vaccini Covid, ma preferisce non sbilanciarsi visti i rapporti e le trattative in corso col Governo. Per la produzione “primaria” dei vaccini Covid a base Rna, i bioreattori di Gsk non vanno bene, e ci vorrebbero nuovi investimenti e circa un anno per partire. Per la produzione “secondaria” ( cioè l’infialamento e il confezionamento), l’azienda ha dato la disponibilità all’utilizzo dei propri impianti, una volta validati, previo accordo “politico”, perché dovrebbe smettere di produrre i vaccini per la meningite ( spostandoli magari in altra parte del mondo), e in ogni caso ci vorrebbe qualche settimana per adattare gli impianti. Sempre sul fronte contrasto al Covid, lo Stato è diventato socio- finanziatore del farmaco a base di anticorpi monoclonali destinato a guarire i malati, sviluppato dalla Fondazione senese Toscana Life Sciences ( Tls) che ha appena avviato la sperimentazione. Due i sostegni: da Invitalia 15 milioni, dal Mise ha finanziato con 26 milioni.
La multinazionale britannica Gsk possiede uno centri di eccellenza del gruppo per la produzione di vaccini contro la meningite.