Il prossimo passo? Titoli verdi per i retail
L’apertura in futuro consentirà di avvicinare tutti ai temi sostenibili
Stavolta i piccoli risparmiatori non potranno sottoscrivere il BTp green. Le prossime emissioni “verdi” potrebbero però vedere protagonista anche il popolo retail italiano. Questo l’auspicio di alcuni attori del mercato finanziario che con il ministero dell’Economia e Finanze ( Mef) ci lavorano o che si occupano in modo specialistico di sostenibilità.
« Il Tesoro ha svolto un lavoro encomiabile molto più complesso di quanto si possa immaginare, viste le peculiarità delle emissioni green, da parte di emittenti sovrani ed è fisiologico che il debutto si rivolga al mercato istituzionale in linea con quanto fatto dagli altri Paesi – ha commentato, Paola Leocani partner responsabile del dipartimento di debt capital markets dello studio legale Simmons& Simmons –. Sotto il profilo tecnico il più è stato fatto quindi sarebbe possibile anche una emissione BTp green rivolta al retail quando il Mef dovesse ritenere i tempi maturi per questa iniziativa » .
Sulla stessa posizione Gian Franco Giannini Guazzugli, presidente del Forum per la finanza sostenibile che fa un passo ulteriore, sottolineando le potenzialità del BTp green sul versante dell’educazione finanziaria: « C’è innanzitutto da fare un plauso al Mef per l’emissione del BTp green. D’altronde il momento è di quelli favorevoli con il Governo Draghi, la creazione del ministero per la Transizione ecologica e il Next Generation EU » . E aggiunge: « Spero poi che ci sia presto una emissione green anche per il retail. È infatti un’occasione per avvicinare i risparmiatori ai temi della finanza sostenibile » . Ad auspicare tra l’altro un BTp green per tutti, istituzionali e risparmiatori, era stata la stessa Consob nel 2017, nel corso di un’audizione parlamentare del commissario Anna Genovese.
C’è poi da segnalare il successo del BTp green italiano fra gli investitori istituzionali ( vedi articolo a fianco). Shawn Keegan, co- gestore dell’AB Sustainable Global Thematic Credit portfolio ( AllianceBernstein) ha dichiarato a proposito del titolo di Stato verde italiano: « Questo bond ci piace molto. L’emissione è inquadrata all’interno di un forte impegno verso la decarbonizzazione » . Molto apprezzata dal gestore americano l’assenza di duplicazione con il Recovery Plan: « Nessuno dei progetti finanziati dall’emissione rientra tra quelli inclusi nel Next Generation EU. Non vi sono quindi conteggi ripetuti. Abbiamo molto apprezzato la chiarezza nella spiegazione della distribuzione degli impieghi » . E ha aggiunto: « Il BTp green oltre ad essere adeguato come investimento per le nostre strategie a tema, risulta appetibile anche per la nostra più ampia gamma di fondi sul reddito fisso che si concentrano sulla promozione, in particolare, delle caratteristiche E ( ambiente) e S ( sociale) » .
A proposito dei piccoli risparmiatori, il gestore di Alliance Bernstein ha evidenziato che a suo avviso « c’è margine per ulteriori emissioni green non solo destinate al ramo istituzionale » . Vedremo a questo punto cosa deciderà nei prossimi mesi il Mef.