Amplifon progetta nuove acquisizioni
Parla il ceo Vita: focus su Germania e Francia ma anche fuori dalla Ue Utili in calo e il gruppo non dà previsioni sul 2021 Il titolo cade dell’ 8,35%
« Quella che emerge dopo un anno come questo, purtroppo dominato dall’emergenza Covid, è una Amplifon più forte, che ha aumentato la sua leadership sul mercato arrivata oltre l’ 11% di market share, che ha migliorato la capacità di generare cassa ( con free cash flow record di 257 milioni, ndr.), e che ha ridotto l’indebitamento finanziario netto di oltre 150 milioni rispetto a dicembre 2019 » .
Enrico Vita, il ceo che dal 2015 ha preso le redini della multinazionale italiana dei dispositivi per l’udito che fa riferimento alla famiglia Holland ( 42% di azioni con 60% di diritti di voto in virtù del voto maggiorato), commenta con soddisfazione i dati sul 2020 diffusi ieri. Ad accompagnarli è stata però anche una chiusura pesante a Piazza Affari: - 8,35% a 31,39 euro per una capitalizzazione di 7,16 miliardi, giunta a frenare una tendenza rialzista che in un anno ha portato il titolo a + 27,9%.
A pesare, però, più che i conti sarebbe stato il fatto che la società non ha dato guidance precise per l’anno in corso, spiegando che « gli sviluppi della pandemia Covid- 19 e la diffusione di nuove varianti, nonché le incertezze sulla tempistica delle vaccinazioni in molti Paesi del mondo, limitano la visibilità dei prossimi mesi e impongono, come in passato, prudenza » . Tuttavia, ci tiene a precisare l’ad Vita alSole al Sole 24 Ore, « è vero anche che abbiamo voluto dare un’indicazione sui primi mesi dell’anno. Ed è positiva, con fatturato in linea con quello del primo bimestre dell’anno scorso, in cui ancora non era scoppiata l’emergenza Covid » .
Ciò che quindi ha prodotto il 2020 horribilis, piegato da lockdown ed emergenza sanitaria, sono un utile netto di 101 milioni, ma in calo del 20,5%; ricavi per 1,56 miliardi (- 10,2%) e un Ebitda di 371 milioni, con un’incidenza sui ricavi pari al 23,8 per cento. In positivo, invece, i numeri del quarto trimestre con ricavi saliti dell’ 1,2% a 513,4 milioni; risultato netto a 59,9 milioni (+ 16,6%) ed Ebitda a 142,6 milioni con un’incidenza sui ricavi pari al 27,8%, la più alta mai registrata, in aumento di 210 punti. È stato proposto un dividendo di 22 centesimi di euro per azione, con un pay- out di circa il 49% dell’utile netto consolidato per azione.
« Chiaramente – ribadisce Vita – la
L’amministratore
delegato che dal 2015 ha preso
le redini della multinazionale
dell’udito visibilità che abbiamo nei prossimi mesi non è alta. Le situazioni stanno evolvendo giorno dopo giorno in maniera significativa e inaspettata » . C'è però dall'altra parte « fiducia nella seconda parte dell'anno. Con i vaccini si spera di avere un ritorno progressivo alla normalità » .
E così la Amplifon che il ceo saluta come rafforzata da questo 2020 « conferma i pilastri della sua strategia: l'investimento su persone e organizzazione; la customer experience e il focus sui mercati, accelerando i nostri programmi di espansione » .
Lo shopping internazionale sarà dunque uno degli elementi cardine dei piani di Amplifon che, da ultimo, a fine anno ha acquisito in Usa il business di soluzioni e servizi per l'udito di Pjc Investments con la sua rete distributiva di 110 punti vendita collocati in Texas, Florida e New Mexico. Quindi dove la multinazionale dei servizi per l'udito mirerà per espandersi? « Abbiamo diversi target, in particolar modo in Germania e Francia che sono il nostro secondo e terzo mercato. Ma guardiamo anche a possibili opportunità in Cina e negli Usa » . Orizzonte vasto, quindi ( « comunque non saranno operazioni enormi » specifica Vita), favorito anche da fondamentali migliorati come l'indebitamento netto sceso da 786,7 a 633,7 milioni.
Ieri intanto è stato approvato in via definitiva il progetto di ridefinizione della struttura societaria del gruppo, varato dal cda lo scorso 16 dicembre, con la separazione delle attività operative in Italia dalle attività di indirizzo e gestione svolte dalla controllante quotata Amplifon Spa. Il tutto attraverso un aumento di capitale riservato ad Amplifon ( « Si tratta di un'operazione societaria interna al Gruppo e non c'è alcun aumento di capitale con richiesta di nuove risorse né agli attuali soci di Amplifon Spa né a terzi » , tiene a precisare Vita » ) da 25 milioni.