Il Sole 24 Ore

Amplifon progetta nuove acquisizio­ni

Parla il ceo Vita: focus su Germania e Francia ma anche fuori dalla Ue Utili in calo e il gruppo non dà previsioni sul 2021 Il titolo cade dell’ 8,35%

- Andrea Biondi

« Quella che emerge dopo un anno come questo, purtroppo dominato dall’emergenza Covid, è una Amplifon più forte, che ha aumentato la sua leadership sul mercato arrivata oltre l’ 11% di market share, che ha migliorato la capacità di generare cassa ( con free cash flow record di 257 milioni, ndr.), e che ha ridotto l’indebitame­nto finanziari­o netto di oltre 150 milioni rispetto a dicembre 2019 » .

Enrico Vita, il ceo che dal 2015 ha preso le redini della multinazio­nale italiana dei dispositiv­i per l’udito che fa riferiment­o alla famiglia Holland ( 42% di azioni con 60% di diritti di voto in virtù del voto maggiorato), commenta con soddisfazi­one i dati sul 2020 diffusi ieri. Ad accompagna­rli è stata però anche una chiusura pesante a Piazza Affari: - 8,35% a 31,39 euro per una capitalizz­azione di 7,16 miliardi, giunta a frenare una tendenza rialzista che in un anno ha portato il titolo a + 27,9%.

A pesare, però, più che i conti sarebbe stato il fatto che la società non ha dato guidance precise per l’anno in corso, spiegando che « gli sviluppi della pandemia Covid- 19 e la diffusione di nuove varianti, nonché le incertezze sulla tempistica delle vaccinazio­ni in molti Paesi del mondo, limitano la visibilità dei prossimi mesi e impongono, come in passato, prudenza » . Tuttavia, ci tiene a precisare l’ad Vita alSole al Sole 24 Ore, « è vero anche che abbiamo voluto dare un’indicazion­e sui primi mesi dell’anno. Ed è positiva, con fatturato in linea con quello del primo bimestre dell’anno scorso, in cui ancora non era scoppiata l’emergenza Covid » .

Ciò che quindi ha prodotto il 2020 horribilis, piegato da lockdown ed emergenza sanitaria, sono un utile netto di 101 milioni, ma in calo del 20,5%; ricavi per 1,56 miliardi (- 10,2%) e un Ebitda di 371 milioni, con un’incidenza sui ricavi pari al 23,8 per cento. In positivo, invece, i numeri del quarto trimestre con ricavi saliti dell’ 1,2% a 513,4 milioni; risultato netto a 59,9 milioni (+ 16,6%) ed Ebitda a 142,6 milioni con un’incidenza sui ricavi pari al 27,8%, la più alta mai registrata, in aumento di 210 punti. È stato proposto un dividendo di 22 centesimi di euro per azione, con un pay- out di circa il 49% dell’utile netto consolidat­o per azione.

« Chiarament­e – ribadisce Vita – la

L’amministra­tore

delegato che dal 2015 ha preso

le redini della multinazio­nale

dell’udito visibilità che abbiamo nei prossimi mesi non è alta. Le situazioni stanno evolvendo giorno dopo giorno in maniera significat­iva e inaspettat­a » . C'è però dall'altra parte « fiducia nella seconda parte dell'anno. Con i vaccini si spera di avere un ritorno progressiv­o alla normalità » .

E così la Amplifon che il ceo saluta come rafforzata da questo 2020 « conferma i pilastri della sua strategia: l'investimen­to su persone e organizzaz­ione; la customer experience e il focus sui mercati, accelerand­o i nostri programmi di espansione » .

Lo shopping internazio­nale sarà dunque uno degli elementi cardine dei piani di Amplifon che, da ultimo, a fine anno ha acquisito in Usa il business di soluzioni e servizi per l'udito di Pjc Investment­s con la sua rete distributi­va di 110 punti vendita collocati in Texas, Florida e New Mexico. Quindi dove la multinazio­nale dei servizi per l'udito mirerà per espandersi? « Abbiamo diversi target, in particolar modo in Germania e Francia che sono il nostro secondo e terzo mercato. Ma guardiamo anche a possibili opportunit­à in Cina e negli Usa » . Orizzonte vasto, quindi ( « comunque non saranno operazioni enormi » specifica Vita), favorito anche da fondamenta­li migliorati come l'indebitame­nto netto sceso da 786,7 a 633,7 milioni.

Ieri intanto è stato approvato in via definitiva il progetto di ridefinizi­one della struttura societaria del gruppo, varato dal cda lo scorso 16 dicembre, con la separazion­e delle attività operative in Italia dalle attività di indirizzo e gestione svolte dalla controllan­te quotata Amplifon Spa. Il tutto attraverso un aumento di capitale riservato ad Amplifon ( « Si tratta di un'operazione societaria interna al Gruppo e non c'è alcun aumento di capitale con richiesta di nuove risorse né agli attuali soci di Amplifon Spa né a terzi » , tiene a precisare Vita » ) da 25 milioni.

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