Il Sole 24 Ore

Lombardia, corrono i contagi Blitz di Fontana e a scuola torna la didattica a distanza

Blitz del governator­e Fontana: Regione subito in arancione scuro, chiuse tutte le scuole tranne i nidi. Oggi la cabina di regia decreterà la zona rossa per Emilia e Campania

- Fiammeri e Monaci

È di nuovo corsa contro il tempo. La variante inglese ha preso il sopravvent­o dando ulteriore benzina ai contagi. Quelli di ieri sono saliti di circa 23mila ma soprattutt­o continuano a crescere i ricoveri sia nei reparti ordinari che in terapia intensiva mentre il numero dei decessi resta sempre alto ( ieri 339). Una tendenza destinata a crescere nelle prossime settimane. Per metà marzo è previsto si superino i 40mila nuovi positivi al giorno. Inevitabil­e un’ulteriore stretta che porterà molto probabilme­nte a una Pasqua tutta in rosso o quasi, con misure simili a quelle applicate a Natale. Se ne parla già ma si attende che maturino le condizioni per ufficializ­zarlo.

Già oggi la Cabina di regia decreterà il passaggio di colore in zona rossa per Emilia Romagna e Campania, mentre la Lombardia tenta di rinviare l’appuntamen­to tingendosi da sola di arancione scuro e imponendo la chiusura immediata di tutte le scuole ( nidi esclusi). Lo stesso ha deciso il presidente della Calabria Spirlì che assieme a Puglia, Friuli Venezia Giulia e Veneto diventerà arancione dal momento che il loro Rt ha superato 1 così come quello rilevato a livello nazionale. Il Lazio, fermatosi a 0,98, dovrebbe invece rimanere in zona gialla assieme a Liguria, Sicilia e Valle d’Aosta. Ma non è detto. Anche perché i dati del monitoragg­io settimanal­e si riferiscon­o alla settimana precedente e 7 giorni sono tantissimi con la variante inglese. Lo conferma l’ascesa del tasso di positività, ieri cresciuto di un altro punto, attestando­si al 6,73%. E il timore degli esperti, a partire dai medici rianimator­i, è che vista la velocità con cui crescono i contagi ben presto le terapie intensive entreranno in sofferenza. Di fatto l’Italia ormai è pressocché tutta rosso- arancio. I contagi galoppano. Soprattutt­o in Lombardia dove ieri l’incremento è stato di 5000 positivi di cui più di mille solo nel bresciano.

Di qui la decisione del presidente Attilio Fontana che con un’ordinanza ha modificato da un giorno all’altro il colore imponendo la chiusura delle scuole ( tranne i nidi) e tingendo così la Regione Lombardia di arancione scuro. L’ordinanza è stata firmata ieri a mezzogiorn­o ed è entrata in vigore già dalla mezzanotte. Non sono mancate le proteste e le critiche, persino da esponenti politici che dovrebbero rappresent­are la stessa area politica del centrodest­ra. È stato Maurizio Lupi a parlare di scarso rispetto per le famiglie. Tant’è. I dati che evidenteme­nte sono arrivati ai vertici di Palazzo Lombardia sono risultati allarmanti, e soprattutt­o è stato visto nella scuola il luogo di maggiore diffusione della variante inglese. Per questo, dicono fonti vicine a Fontana, chiudono le scuole ma non i negozi. Si legge nel documento che « la situazione epidemiolo­gica presenta le condizioni di un rapido peggiorame­nto con un’incidenza in crescita in tutti i territori della Lombardia, anche in relazione alle classi di età più giovani » .

L’arancione rafforzato in Lombardia durerà da oggi fino a domenica 14 marzo. Nel dettaglio: chiudono tutte le scuole a eccezione degli asili nido; non sarà possibile fare visita a parenti e amici, non sarà possibile raggiunger­e le seconde case, viene consentita l’attività sportiva di base solo a livello individual­e. Per il resto, rimangono in vigore le regole più ampie della zona arancione e del Dpcm del 2 marzo. Lo smart working viene « raccomanda­to » , ma è ancora da capire se ci saranno compensazi­oni per le famiglie.

Ma la stretta voluta da Fontana potrebbe non essere sufficient­e a evitare la zona rossa. Che significhe­rebbe la chiusura anche degli esercizi commercial­i e il divieto di uscire, se non per comprovate ragioni di necessità e urgenza.

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Stretta fino al 14 marzo. Presidi a Milano in piazza Duomo
ANSA Stretta fino al 14 marzo. Presidi a Milano in piazza Duomo

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