Giannini nominato nuovo capo della polizia
Il prefetto nominato ieri nuovo capo della Polizia al posto di Franco Gabrielli
Il consiglio dei ministri ha nominato Lamberto Giannini, super esperto di lotta al terrorismo, nuovo capo della polizia al posto di Franco Gabrielli che è stato chiamato da Draghi a svolgere il ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi.
Un superpoliziotto contro la miriade di segnali di tensione e di minaccia per la recessione Covid. Pronti a infiammarsi quando verrà meno il blocco dei licenziamenti se non prima. Il prefetto Lamberto Giannini, 57 anni, romano, è da ieri il nuovo capo della Polizia, nominato dal Consiglio dei ministri alle 17: 30 su proposta del titolare dell’Interno Luciana Lamorgese. Impegnata in questi giorni in una tessitura istituzionale e politica meticolosa: ha ritrovato su Giannini, dice il ministro dell’Interno in un comunicato, « un apprezzamento sulle qualità personali e professionali a tutti i livelli » . La stima di Luciana Lamorgese per Giannini, si conoscono da anni, è diventata così intima convinzione. L’apprezzamento politico, dunque, è stato corale, senza eccezioni, da destra a sinistra: un plebiscito. Certo voce in capitolo, benchè dietro le quinte, l’ha avuta anche il predecessore, Franco Gabrielli, da lunedì autorità delegata per i servizi di informazione e sicurezza, anni e anni in simbiosi professionale con Giannini contro l’eversione. Se non c’è stato mai, finora, un attacco del fondamentalismo islamico in Italia, non può essere solo per buona sorte.
Il neo capo della Polizia ha passato le stagioni a scavare su ogni filone di minaccia alla sicurezza nazionale. Al C. a. s. a., il comitato di analisi strategica antiterrorismo dove si riportano condivisi tra tutti - Aise e Aisi, Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia penitenziaria - i segnali di sospetti di minaccia, da numero uno imponeva approfondimenti informativi capillari, minuziosi, incontestabili. Un meccanismo collaudato: informazioni, analisi strategica e visione di sintesi, azione operativa di prevenzione e/ o di polizia giudiziaria. Sistema inderogabile, senza pause o cedimenti, potevano rivelarsi fatali. Tra gli addetti ai lavori c’è chi ha sollevato obiezioni sulla presunta giovane età di Giannini, 57 anni. In realtà basta vedere l’annuario dei capi della Polizia: Franco Gabrielli ha assunto l’incarico a 56 anni, il compianto Antonio Manganelli a 57 così come Vincenzo Parisi. Solo Gianni De Gennaro, a 52 anni, ha battuto tutti.
La sfida di Giannini adesso si declina su filoni precisi: l’emergenza Covid non lascia scampo. L’ordine pubblico innanzitutto: servirà una catena solida fondata sulla figura - rilanciata a più riprese da Gabrielli - dei questori, decisivi in questa fase. Alcune rivolte in Campania e Sicilia sono già state un segnale inequivocabile. Poi ci sono tutte le informazioni, la gran parte riservate e a disposizione soltanto degli addetti ai lavori, sulle minacce di eversione. Gli attacchi alle imprese, le istituzioni, le figure politiche, istituzionali e manageriali più esposte. Giannini farà di certo asse d’acciaio con i vertici delle altre forze di polizia, Teo Luzi ( Carabinieri) e Giuseppe Zafarana ( Guardia di Finanza): la stima personale e professionale è reciproca. E con l’intelligence, analoghi eccellenti rapporti.
Ma bisogna allargare la visuale. L’emergenza della pandemia impone una concezione della sicurezza a tutto tondo. Il ministero dell’Interno rientra in gioco da protagonista e il sistema dei riferimenti si delinea sempre di più. Oltre al ministro Lamorgese, il direttore generale Ps Giannini, l’autorità delegata Gabrielli, il nuovo numero uno della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e il commissario all’emergenza Covid, generale Francesco Figliuolo. E la Difesa guidata da Lorenzo Guerini.