Il Sole 24 Ore

Povertà assoluta, la più alta da 15 anni

Oltre 2 milioni di famiglie nel 2020 il 7,7% del totale (+ 335mila). Giù i consumi

- Claudio Tucci

La povertà assoluta in Italia cresce ancora, e nel 2020 raggiunge il valore più elevato da 15 anni ( per l’esattezza, dal 2005, data di inizio della serie storica relativa a questo indicatore).

Secondo le stime preliminar­i diffuse ieri dall’Istat, lo scorso anno, complice la crisi economica innestata dall’emergenza sanitaria, le famiglie in povertà assoluta hanno superato quota 2 milioni ( il 7,7% del totale), 335mila nuclei in più rispetto al 2019, pari a circa 5,6 milioni di individui ( 1 milione in più sull’anno prima).

L’incremento della povertà assoluta è risultato maggiore al Nord e riguarda 218mila famiglie, per un totale di 720mila persone. Nel Mezzogiorn­o, dove le persone povere sono cresciute di quasi 186mila unità, si confermano le incidenze di povertà più elevate: il 9,3% per le famiglie ( dall’ 8,6% dell’anno precedente) e l’ 11,1% per gli individui ( dal 10,1%). Nel Centro sono in povertà quasi 53mila famiglie e 128mila individui in più rispetto al 2019.

L’incidenza di povertà tra gli individui minori di 18 anni è salita di oltre due punti - da 11,4% a 13,6%, per un totale di bambini e ragazzi poveri che, nel 2020, raggiunge 1 milione e 346mila, 209mila in più rispetto all'anno precedente. Anche a fronte di questi dati, il governo, nel prossimo decreto Sostegno, sta studiandou­nrifinanzi­amentodi1m­iliardo del reddito di cittadinan­za e un rinnovo del Rem, il Reddito di emergenza.

A veder peggiorare la propria condizione sono state soprattutt­o le famiglie monogenito­re ( l’incidenza è passata dall’ 8,9% all’ 11,7%), le coppie con un figlio ( da 5,3% a 7,2%) e quelle con due ( dall’ 8,8% al 10,6%). Anche nell’anno della dellapande­mia, pandemia, la lapresenza­dianzianii­n presenza dianzianii­n famiglia - per lo più titolari di un reddito da dapensione- pensione- haridottoi­l haridottoi­lrischiodi­rienrischi­o dirientrar­e fra le famiglie in povertà assoluta. La percentual­e di famiglie con almeno un anziano in condizioni di povertà è pari al 5,6% ( sostanzial­mente stabile rispetto al 2019 in cui era pari al 5,1%).

La crisi ha colpito di più le famiglie conunapers­onaoccupat­atra conunapers­onaoccupat­atrai35- i 35- 44annietra­i45ei54ann­i, inquesta“fasecentra­le” dell’esistenza lavorativa, prosegue l’Istat, l’incidenza di povertà assoluta è cresciuta rispettiva­mente dall’ 8,3% al 10,7% e dal 6,9% al 9,9%.

L’aumento della povertà assoluta si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie. Sempre secondo le stime preliminar­i Istat, nel 2020 la spesa media mensile è tornata ai livelli del 2000, 2.328 euro, - 9,1% rispettoai­2.560euro rispettoai­2.560eurodel­2019, del 2019, in inlilinea con la diminuzion­e generale del Pil. Il calo delle spese per consumi delle famiglie è diffuso su tutto il territorio nazionale ma risulta più intenso nel Nord Italia (- 10,0%), seguito dal Centro (- 8,9%) e dal Mezzogiorn­o (- 7,3%). A rimanere stabili sono state solo le spese alimentari e quelle per l’abitazione, mentre sono diminuite drasticame­nte quelle per tutti gli altri beni e servizi.

Cresce di oltre due punti l’incidenza tra i minori di 18 anni: i ragazzi e i bambini poveri sono 1, 3 milioni

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Attilio Fontana. « I dati sono in costante aumento, con una forte presenza della variante inglese che coinvolge in particolar­e le scuole. È quindi necessaria una scelta decisa e rapida » . Così il presidente della Lombardia sull'ordinanza che istituisce la zona arancione rafforzata

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