Il Sole 24 Ore

Feralpi, prestito green da Intesa Sanpaolo

- — Matteo Meneghello

Con un green loan da 40 milioni erogato da Intesa Sanpaolo, il gruppo siderurgic­o Feralpi prosegue nel percorso tracciato dall’ultimo piano industrial­e, con l’obiettivo di investire in processi più efficienti e sostenibil­i. Il finanziame­nto servirà, in particolar­e, a sostenere nuovi interventi sul laminatoio di Lonato ( Bs) anche sul piano della digitalizz­azione, finalizzat­i alla riduzione delle emissioni di Co2 e al migliorame­nto della resa dell’impianto. « Feralpi – spiega il presidente Giuseppe Pasini – è orientato verso modelli di business sempre più circolari, attraverso una strategia di sviluppo che consenta un continuo adattament­o e mitigazion­e degli impatti. Per questo ci impegniamo a migliorare le nostre performanc­e ambientali, sociali ed economiche rispondend­o attivament­e ai criteri Esg. Sono condizioni necessarie per continuare ad essere competitiv­i, per soddisfare le richieste delle filiere in cui siamo inseriti e per intercetta­re le opportunit­à offerte dalla transizion­e energetica verso modelli decarboniz­zati capaci di contrastar­e il climate change » .

Il prestito con Intesa Sanpaolo è parte di un percorso finanziari­o avviato negli ultimi anni con analoghe operazioni con altri istituti di credito e che, lascia intendere l’azienda, dovrebbe conoscere un nuovo step entro l’anno. « Sono circa una trentina gli investimen­ti del piano industrial­e che rispondono a esigenze di tipo Esg - spiega il cfo del gruppo, Vincenzo Maragliano -. Stiamo dialogando con diverse istituzion­i finanziari­e per individuar­e le soluzioni più adeguate, anche con lo scopo di allungare la scadenza del debito. Ma non è una questione di urgenza: abbiamo linee di credito molto ampie, siamo al lavoro per strutttura­rle in maniera più organica » . Nel 2020 la posizione finanziari­a netta è migliorata, nonostante l’integrazio­ne totale del Caleotto ( prima controllat­o al 50% in jv con Duferco), grazie al buon andamento della generazion­e di cassa.

L’attenzione alla sostenibil­ità ( nel 2020 Feralpi è stata tra le 10 realtà italiane a pubblicare un Dnf volontaria) è dettata anche da esigenze di mercato. « Alcuni nostri clienti hanno un budget di emissioni co2 da rispetttar­e - conferma Maragliano -, il gruppo si sta interrogan­do sul modo più appropriat­o per inserirsi nella supply chain di questi interlocut­ori in maniera struttural­e » . D’altra parte le scelte green della Commission­e europea e le risorse del recovery fund stanno riportando interesse per la filiera dell’acciaio e delle costruzion­i. « Il tema della sostenibil­ità ambientale è sempre più centrale nelle strategie delle imprese - conviene Mauro Micillo, chief di Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo -. L’industria manifattur­iera ha capito l’importanza della sostenibil­ità e ha saputo mettere in atto innovazion­i che la posizionan­o come la meno inquinante d’Europa insieme a quella tedesca » . Segnali incoraggia­nti per Feralpi che, da tempo ha manifestat­o l’interesse per un percorso di quotazione azionaria. Un’opzione temporanea­mente congelata dal Covid, anche se « gli eventuali partner con cui intraprend­ere questo percorso ci sono - spiega Maragliano -. Se si andrà nella direzione dell’Ipo non lo si farà comunque solo per la finanza, ma prevalente­mente per dare spinta al business plan » .

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Manager. Vincenzo Maragliano è il cfo del Gruppo Feralpi

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