Regione Lazio vara un piano da 200 milioni
Il Lazio avvia un nuovo piano di politiche attive del lavoro stanziando oltre 200 milioni. L’obiettivo è contrastare la crisi innescata dalla pandemia con misure di formazione, accompagnamento e reinserimento al lavoro destinate in particolare alle categorie più fragili, coinvolgendo direttamente le organizzazioni sindacali e datoriali nella definizione delle strategie.
Il protocollo, firmato ieri, tra gli altri, dal presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, dall’assessore a Lavoro e Formazione, Claudio Di Berardino, dal segretario generale della Uil Lazio, Alberto Civica e dal presidente di Unindustria, Angelo Camilli, in rappresentanza, rispettivamente, delle parti sindacali e datoriali, apre a una serie di azioni mirate, 21 per la precisione, che spaziano dal poteziamento di Its e apprendistato a incentivi e riqualificazione per giovani, donne, persone con disabilità, disoccupati e percettori di ammortizzatori sociali. I vari bandi verranno avviati a partire dalle prossime settimane e saranno concordati con le parti sociali.
« Le risorse messe in campo dalla regione Lazio sono un segnale di concretezza - ha detto il presidente di Unindustria, Camilli -. Il Paese deve impegnarsi di più in termini di investimenti. Parlare di politiche attive significa mettere i lavoratori, le persone in cerca di occupazione e i giovani in condizione di programmare la propria vita professionale » .