Piemonte, Skf amplia la produzione: investiti 40 milioni nel polo di Airasca
Sarà realizzato un nuovo impianto per la produzione di cuscinetti di precisione Cedrone: lo stabilimento avrà un ruolo centrale nelle strategie del gruppo
Quaranta milioni di investimento e una fabbrica nuova di zecca in Piemonte dedicata alla produzione di cuscinetti di precisione. Ad annunciarlo sono i vertici di Skf, colosso svedese leader nella produzione di cuscinetti per i trasporti, l’automotive, l’aerospace e il settore Industrial. Nella scelta del Gruppo ha contato la competenza tecnologica che il ramo italiano aveva già sviluppato nel sito di Airasca, area dove sorgerà il nuovo stabilimento dove confluiranno anche gli addetti di del sito di Pianezza per un totale di 350 lavoratori. « Il sito di Airasca – spiega il ceo di Skf Italia Aldo Cedrone, in carica da qualche mese – avrà un ruolo centrale per l’intero gruppo per lo sviluppo dei cuscinetti di precisione, soprattutto per piccoli volumi e alta flessibilità nelle lavorazioni. Si tratta di una realtà di fatto unica perché abbiamo come Gruppo un polo in Cina dove si realizzano cuscinetti di precisione ma dedicata ad alti volumi e con applicazioni tecnologicamente meno complesse » .
In campo, risorse per quaranta milioni di euro e l’obiettivo di raddoppiare i volumi nei prossimi cinque anni. Dal punto di vista industriale, l’investimento è focalizzato sulla gamma di cuscinetti di precisione e “smart”, dotati di sensori, che integrano l’offerta di prodotti del Gruppo in campo. « Non vogliamo solo fare una fabbrica moderna, sostenibile dal punto di vista ambientale, completamente digitalizzata – chiarisce Cedrone – noi puntiamo a crescere nel business, su questo ci giochiamo il futuro, con uno sviluppo tecnologico, che ha accompagnato lo sviluppo dei processi, in grado di garantirci un vantaggio competitivo » . E dalla capacità di crescere sul mercato dipenderanno anche le possibili ricadute occupazionali di questa operazione. « L’aspettativa è che la crescita del business possa permettere di avere aumenti dell’occupazione. Facciamo questo investimento per crescere e non per ristrutturare » chiarisce Cedrone.
I lavori dovrebbero iniziare già la prossima estate, un’operazione che potrebbe valere fino a 60 milioni considerando i costi accessori, con l’obiettivo di installare nel nuovo polo – 20mila mq – linee completamente automatizzate, la prima delle quali dovrebbe essere operativa entro il 2022. Nell’altro sito produttivo del Piemonte, a Villar Perosa si continuerà la produzione di cuscinetti per l’industria ferroviaria e aerospaziale.
Riferimento per i cuscinetti di precisione è il settore industriale in senso lato e dunque anche le applicazioni nell’automotive, a partire da racing e mondo delle competizioni. Sbocco importante è rappresentato dal mondo del machine tool, le macchine per le lavorazioni industriali destinate ai diversi settori manifatturieri.
Per i sindacati metalmeccanici, Fim, Fiom Uilm e Fali, si tratta di una « grande occasione di sviluppo del territorio e delle competenze nonché occupazionale » . Realizzare un nuovo stabilimento in Italia e in Europa è una sfida e una responsabilità, sottolinea Cedrone, anche alla luce della scelta del Gruppo di razionalizzare la rete di poli produttivi in Europa, con la chiusura della fabbrica di Avallon in Francia. « Come team italiano vogliamo fare non bene ma benissimo – conclude Cedrone – e ricambiare la fiducia che ci è stata riconosciuta » .