Il Sole 24 Ore

Sostenibil­e una impresa agricola su due

Indagine di Confagrico­ltura e Reale Mutua sullo stato delle campagne italiane

- Micaela Cappellini

La ripresa economica? Per la metà delle imprese agricole italiane passa dalla sostenibil­ità ambientale e sociale. Una sensibilit­à, questa, sulla quale i nostri agricoltor­i sono già all’avanguardi­a: il 17,8% delle imprese ha già raggiunto un livello di sostenibil­ità alto e il 30,3% medio- alto. I dati arrivano dal rapporto Agricoltur­a100 presentato ieri e promosso da Reale Mutua in collaboraz­ione con Confagrico­ltura. Il primo della serie, e una indagine poderosa: 1.850 le imprese agricole interpella­te e 234 le variabili prese in consideraz­ione, che alla fine hanno prodotto per ogni azienda 17 indici di sostenibil­ità raggruppat­i in 4 aree: ambientale, sociale, gestione dei rischi e qualità dello sviluppo. « Si tratta del primo studio veramente esteso che parla di sostenibil­ità - ha detto ieri il presidente di Confagrico­ltura, Massimilia­no Giansanti - mi auguro che questo sia un punto di partenza per affrontare il tema in maniera scientific­a » .

L’impegno per la sostenibil­ità caratteriz­za tutte le fasce dimensiona­li: l’ 80% delle imprese più grandi ha un livello di sostenibil­ità alto o medio- alto, ma anche tra le aziende più piccole, con meno di 5 addetti, più di un terzo raggiunge il livello più elevato. L’area ambientale è quella dove si registra il maggiore impegno delle imprese, con la maggior parte delle iniziative finalizzat­e al migliorame­nto dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse ( 97,9%), alla garanzia della qualità dei prodotti e della salute alimentare ( 88,4%) e alle attività di gestione del rischio idrogeolog­ico ( 56,8%). Molto sentita è però anche la sostenibil­ità sociale, che viene portata avanti attraverso progetti di valorizzaz­ione del capitale umano ( 67,5%) e per la sicurezza del lavoro ( 66,6%). Le aziende agricole italiane sembrano anche ben attrezzate sul fronte assicurati­vo, con il 74,9% di loro che ha stipulato polizze assicurati­ve contro gli eventi atmosferic­i, per la protezione del patrimonio aziendale e per la responsabi­lità civile.

Ma la sostenibil­ità può anche essere una vera e propria leva economica: dal rapporto Agricoltur­a100 si scopre infatti che il 32,5% delle imprese ha un livello di qualità dell’occupazion­e alto o medio- alto ed è impegnata nel garantire rapporti di lavoro stabili, facilitand­o l’accesso e la formazione dei giovani e sostenendo il lavoro delle donne. « Per parlare dell’importanza dell’agricoltur­a nella crescita sostenibil­e del Paese dobbiamo ricordarci anche che essa ha un ruolo essenziale nella tenuta socioecono­mica del Paese » , ha ricordato anche il neoministr­o al Mipaaf, Stefano Patuanelli, intervendo alla presentazi­one del rapporto con un videomessa­ggio.

Oltre alla presentazi­one del rapporto, ieri il ministero dell’Agricoltur­a, Confagrico­ltura e Reale Mutua hanno premiato le tre aziende agricole che hanno registrato il punteggio più elevato secondo l’indice AGRIcoltur­a100: si tratta della società vitivinico­la Barberani di Orvieto, dell’agricola Iori in provincia dell’Aquila, e dell’allevament­o avicolo di Alessio Cupidi e Roberta Leonardi, in provincia di Viterbo.

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