Sostenibile una impresa agricola su due
Indagine di Confagricoltura e Reale Mutua sullo stato delle campagne italiane
La ripresa economica? Per la metà delle imprese agricole italiane passa dalla sostenibilità ambientale e sociale. Una sensibilità, questa, sulla quale i nostri agricoltori sono già all’avanguardia: il 17,8% delle imprese ha già raggiunto un livello di sostenibilità alto e il 30,3% medio- alto. I dati arrivano dal rapporto Agricoltura100 presentato ieri e promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura. Il primo della serie, e una indagine poderosa: 1.850 le imprese agricole interpellate e 234 le variabili prese in considerazione, che alla fine hanno prodotto per ogni azienda 17 indici di sostenibilità raggruppati in 4 aree: ambientale, sociale, gestione dei rischi e qualità dello sviluppo. « Si tratta del primo studio veramente esteso che parla di sostenibilità - ha detto ieri il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - mi auguro che questo sia un punto di partenza per affrontare il tema in maniera scientifica » .
L’impegno per la sostenibilità caratterizza tutte le fasce dimensionali: l’ 80% delle imprese più grandi ha un livello di sostenibilità alto o medio- alto, ma anche tra le aziende più piccole, con meno di 5 addetti, più di un terzo raggiunge il livello più elevato. L’area ambientale è quella dove si registra il maggiore impegno delle imprese, con la maggior parte delle iniziative finalizzate al miglioramento dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse ( 97,9%), alla garanzia della qualità dei prodotti e della salute alimentare ( 88,4%) e alle attività di gestione del rischio idrogeologico ( 56,8%). Molto sentita è però anche la sostenibilità sociale, che viene portata avanti attraverso progetti di valorizzazione del capitale umano ( 67,5%) e per la sicurezza del lavoro ( 66,6%). Le aziende agricole italiane sembrano anche ben attrezzate sul fronte assicurativo, con il 74,9% di loro che ha stipulato polizze assicurative contro gli eventi atmosferici, per la protezione del patrimonio aziendale e per la responsabilità civile.
Ma la sostenibilità può anche essere una vera e propria leva economica: dal rapporto Agricoltura100 si scopre infatti che il 32,5% delle imprese ha un livello di qualità dell’occupazione alto o medio- alto ed è impegnata nel garantire rapporti di lavoro stabili, facilitando l’accesso e la formazione dei giovani e sostenendo il lavoro delle donne. « Per parlare dell’importanza dell’agricoltura nella crescita sostenibile del Paese dobbiamo ricordarci anche che essa ha un ruolo essenziale nella tenuta socioeconomica del Paese » , ha ricordato anche il neoministro al Mipaaf, Stefano Patuanelli, intervendo alla presentazione del rapporto con un videomessaggio.
Oltre alla presentazione del rapporto, ieri il ministero dell’Agricoltura, Confagricoltura e Reale Mutua hanno premiato le tre aziende agricole che hanno registrato il punteggio più elevato secondo l’indice AGRIcoltura100: si tratta della società vitivinicola Barberani di Orvieto, dell’agricola Iori in provincia dell’Aquila, e dell’allevamento avicolo di Alessio Cupidi e Roberta Leonardi, in provincia di Viterbo.