Corrono a 663 milioni i ricavi della nuova Inwit
Utile a 156,7 milioni (+ 12,5%) Confermata la distribuzione di un dividendo da 30 cent
La nuova Inwit, sotto il controllo congiunto di Telecom e Vodafone, ha chiuso il 2020 con ricavi in crescita del 67,8% a 663,4 milioni, di riflesso alla fusione con Vodafone Towers, efficace dal 31 marzo dell’anno scorso, che ha permesso di raddoppiare il parco di torri per la telefonia mobile della società. L'Ebitda si è incrementato del 72,6% a 603,8 milioni, con una marginalità del 91%. L’utile netto è risultato in crescita del 12,5% a 156,7 milioni. Si tratta di performance in linea con i piani e le indicazioni fornite al mercato che consentono di confermare la distribuzione di un dividendo unitario di 30 centesimi, per un monte dividendi complessivo di 288 milioni.
L’indebitamento finanziario netto è salito a 3,7 miliardi rispetto ai 712,1 milioni di fine 2019. L’incremento è spiegato dall’accensione di un contratto di finanziamento con un pool di banche nazionali e internazionali, utilizzato per 2,15 miliardi, per l’acquisto della partecipazione in Vodafone Towers, e inoltre dall’apporto del conferimento di Vodafone Towers relativamente alle passività finanziarie ( ex Ifrs 16) connesse ai contratti di locazione, pari a 439,3 milioni. La forte generazione di cassa ha permesso però di ridurre leggermente il rapporto net debt/ Ebitda a 5,4 volte nel proforma di fine 2020 rispetto alle 5,8 volte di fine giugno e alle 5,5 volte di fine settembre. L’ad Giovanni Ferigo, in conference con gli analisti, ha comunque ribadito che il livello del debito verrà ridotto entro il 2023, come era stato annunciato a novembre.
Il consiglio che ha approvato i conti ha anche approvato alcuni aggiustamenti fiscali che permetteranno nei prossimi esercizi un risparmio di imposte complessivo stimato in 604 milioni. In particolare è stato approvato l’affrancamento di 2 miliardi dell’avviamento che si è generato con l’incorporazione di Vodafone Towers, con il pagamento di un’imposta di 320 milioni per il 2020. È stato deciso anche il riallineamento degli avviamenti iscritti in bilancio per 1,41 miliardi al 31 dicembre 2019, col versamento di un’imposta complessiva di 42 milioni, di cui la prima rata da 14 milioni riferita al 2020.
« È stato un anno positivo nel corso del quale è stata realizzata una profonda trasformazione dell’azienda » , ha osservato l’ad di Inwit, precisando che l’ultimo trimestre del 2020 ha confermato il progresso del business. Nell’ultimo scorcio dell’anno infatti la crescita del fatturato, a livello organico, è stata pari al 3,2% rispetto al + 1,9% del terzo trimestre e al + 0,9% del secondo. « Questi risultati costituiscono una solida base di ingresso nel 2021, esercizio per il quale confermiamo la guidance indicata a novembre » , ha sottolineato Ferigo.
A riguardo dell’acquisto delle torri di Hutchinson da parte di Cellnex, Ferigo ha detto agli analisti di non aspettarsi che cambino le dinamiche concorrenziali. « Wind sta sulle nostre torri da tanto tempo ed è soddisfatta del funzionamento della rete - ha sottolineato - Inwit ha le migliori location, i nostri siti non possono essere replicabili facilmente e quindi possiamo competere sul mercato senza alcuna difficoltà » .