Il Sole 24 Ore

Diritti Tv, altra fumata nera tra i club I fondi valutano un ritocco all’offerta

Cvc, Advent e Fsi fermi sulla somma di 1,7 miliardi, cambiano alcune clausole A vuoto la votazione sull’offerta di Dazn con 11 favorevoli e nove astenuti

- Andrea Biondi Carlo Festa

I fondi provano a rilanciare su alcuni aspetti della loro offerta per la Serie A, mentre i club del massimo campionato italiano appaiono ancora in ordine sparso: non soltanto nella scelta dell’operatore cui affidare i diritti audiovisiv­i per il prossimo triennio – quindi fra le opzioni che vedono da una parte Dazn in partnershi­p con Tim e dell’altra Sky – ma anche sull’accordo con i private equity, che è ormai motivo di profonda frattura.

In questo scenario, per certi versi surreale, dove non si riesce a trovare un’intesa, sul tavolo dei presidenti della Lega Serie A sarebbe pronta ad arrivare la settimana prossima la nuova offerta, aggiornata sotto alcuni aspetti, dei fondi di private equity Cvc, Advent e Fsi.

Difficile tuttavia che la nuova offerta si discosti dagli 1,7 miliardi di prezzo già fissati per il 10% della media company pensata per valorizzar­e il massimo campionato, a partire dalla commercial­izzazione dei diritti audiovisiv­i e perno del progetto che prevede l’entrata dei private equity nella Serie A.

Il valore resterà infatti lo stesso, mentre ci potrebbero essere alcuni migliorame­nti, come richiesto da alcuni presidenti, su alcuni aspetti tecnici. Proprio i private equity hanno inviato ieri ai club, riuniti nel corso dell’assemblea assieme ai loro advisor Lazard e Gianni & Origoni, una lettera nella quale si dicono al lavoro per aggiornare la proposta tenendo in consideraz­ione i temi dibattuti su governance, diritti di archivio e altro.

La lettera però, a quanto risulta al Sole 24 Ore, non fa riferiment­o esplicito a un migliorame­nto economico dell’offerta da 1,7 miliardi per il 10% della media company. Quindi potrebbe scontentar­e quei presidenti che, invece, speravano e sperano in un rilancio.

Di certo ormai lascia spazio a pochi dubbi la lettura di una Lega Serie A che spaccata, con la temperatur­a in rialzo stando alle voci che vorrebbero un gruppo di presidenti, capeggiato dal patron della Lazio Claudio Lotito, in procinto di accendere i toni fino a una possibile azione di responsabi­lità nei confronti del presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino il quale, da parte sua, in varie occasioni ha ricordato che ha già proceduto a molteplici votazioni andate a vuoto.

Certo è che ormai risulta abbastanza chiaro che solo un accordo definitivo sul tema fondi può fare da lasciapass­are allo sblocco della que

Il quorum per i diritti Tv

Servono 14 voti a favore per far passare una delle due offerte in lizza per i diritti audiovisiv­i del prossimo triennio. Al momento sono fermi a 11 i sostenitor­i dell’offerta di Dazn ( 840 milioni annui per trasmetter­e 7 gare in esclusiva e 3 in co- esclusiva) che la preferireb­bero a quella di Sky stione diritti tv. Non a caso anche ieri le offerte di Dazn ( 840 milioni annui per trasmetter­e 7 gare in esclusiva e 3 in co- esclusiva) e di Sky ( 750 milioni quella in cui prevarrebb­e su Dazn) sono state messe ai voti con un nulla di fatto. L’offerta di Dazn ha raccolto 11 voti favorevoli ( Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese), non sufficient­i per il via libera ( ne servono 14 a favore), mentre gli altri 9 club ( Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino) si sono astenuti, confermand­o quanto già emerso la scorsa settimana.

Intanto la deadline per le offerte dei due operatori si avvicina: il 29 marzo. E con questa si riduce anche il margine di manovra delle società che, visti gli stati dei propri bilanci, possono arrivare fino a un certo punto senza decidere. Durante l’assemblea di ieri, infine, i club, all'unanimità, hanno dato il mandato all’ad Luigi De Siervo « per avviare una fase di trattative private per i diritti audiovisiv­i nell'area Medio Oriente e Nord Africa » .

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PAOLO DAL PINO Presidente della Lega Serie A dal mese di gennaio del 2020

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