Corsa senza tregua per i certificati
Nonostante la pandemia il 2020 ha visto collocati oltre 12,6 miliardi di euro
I certificati di investimento non conosco crisi. Anche il 2020, nonostante la pandemia, ha visto collocare sul primario oltre 12,6 miliardi di euro. Il dato è inferiore rispetto all’exploit del 2019 ma resta un bilancio considerevole. La copertina di Plus24 domani in edicola analizza questo fenomeno da vari punti di vista. Capire quali sono i rischi di questi strumenti compositi, che hanno varie formule per soddisfare l’esigenza del cassettista attento alla cedole come quella del trader che usa la leva. Lo scorso anno più della metà del controvalore dei nuovi strumenti sul primario ha interessato i certificati a capitale protetto. L’incertezza e la paura alimentata dalla pandemia hanno spinto gli investitori a rifugiarsi in questi strumenti che hanno un rimborso predefinito garantito del capitale. Negli articoli su Plus24 sarà affrontato anche il tema dei costi commissionali che riguarda il collocamento sul primario attraverso soprattutto il canale bancario. Con l’inizio del 2021 gli investitori stanno prendendo maggiore confidenza e gli strumenti che vanno per la maggiore sono i certificati a capitale condizionatamente protetto: si tratta di strumenti che offrono cedole interessanti e che garantiscono il rimborso totale solo se il prezzo non scende sotto una certa barriera. Occorre leggere attentamente i prospetti per capire il funzionamento di questi strumenti.
La copertina di Plus24 dedicata al boom dei certificati di investimento