Intesa lancia Motore Italia: 50 miliardi per sostenere le Pmi
Intesa lancia Motore Italia: 50 miliardi di plafond per sostenere le Pmi
La crescita del Pil italiano nel 2021, prevista pari a circa il 3,7%, potrà essere superiore alle attese se da una parte la liquidità di famiglie e imprese oggi immobilizzata sarà immessa sul mercato, e dall’altra le Pmi potranno essere supportate nella capacità di generare nuova cassa, allungando le scadenze degli indebitamenti. È la convinzione di Intesa Sanpaolo, che ieri ha varato Motore Italia, un programma di finanziamenti e iniziative per consentire alle imprese di superare la fase difficoltà causata dalla crisi pandemica e rilanciarsi attraverso nuovi progetti di sviluppo e crescita. Il plafond a disposizione è di 50 miliardi, che Intesa Sanpaolo, come ha dichiarato il responsabile della Banca dei Territori, Stefano Barrese, ritiene di potere esaurire già entro il 2022. « Dall’inizio della pandemia abbiamo fronteggiato le emergenze con iniziative ed erogazioni della Banca dei Territori per le Pmi pari a 45 miliardi – ha detto Barrese, intervistato dal direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini in occasione del lancio di Motore Italia -. Abbiamo sostenuto la gestione degli impegni finanziari di breve termine, finanziando la liquidità e intervenendo con la sospensione delle rate e con specifici interventi sui settori più colpiti. Ora è il momento di fare un passo in più per accelerare » .
La prima esigenza è neutralizzare le preoccupazioni di quelle realtà ancora alle prese con gli strascichi dell’era Covid. Sulle spalle delle imprese gravano oggi « oltre 300 miliardi tra garanzie e moratorie, che vanno per forza rispalmate - ha spiegato Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco, secondo il quale è necessario potere allungare le scadenze, altrimenti « l’imprenditore è costretto a concentrarsi sul debito e non può generare nuovo Pil » . Secondo un’analisi del centro studi di Confindustria relativa alla capacità di rientro del debito in base alla generazione di cash flow in seguito all’impatto della pandemia, i tempi medi nell’industria sono passati da 2,2 a 5,4 anni, con picchi di 5,8 anni nel settore dell’ospitalità. Motore Italia prevede una linea di intervento specifica dedicata a nuove soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere, ampliando le iniziative di sostegno alla liquidità già messe in atto nel corso del 2020.
Superato lo scoglio della liquidità ci si potrà concentrare sugli investimenti nella transizione sostenibile e digitale. A questo scopo sono stati studiati interventi per preparare le pmi al rilancio e al recupero di competitività attraverso investimenti in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A questo proposito, come ha spiegato la responsabile della direzione Sales& Marketing di Intesa SanPaolo, Anna Roscio, sono previste quattro linee di intervento ( che si aggiungono alla misura per la liquidità): investimenti per la transizione tecnologica, investimenti per la transizione sostenibile, finanza strutturata e straordinaria e soluzioni non finanziarie e partnership qualificate. Un reale cambio di passo, secondo l’istituto, sarà possibile solo aumentando il livello degli investimenti, soprattutto immateriali, recuperando il gap accumulato nell’ultimo decennio con i principali competitor europei: sarebbero stati 128, secondo quanto ha riferito Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, i miliardi di investimenti in più in circolazione se l’Italia avesse seguito la stessa dinamica della Germania. Per questo l’istituto ritiene necessario indirizzare le risorse sugli investimenti nel green e sul digitale ( oltre che nella crescita dimensionale organica e inorganica). Una consapevolezza, quest’ultima, condivisa anche dalle imprese: « 6 su 10 - ha spiegato ieri il il presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli - hanno avviato iniziative di sostenibilità, anche se solo ancora una parte minoritaria le ha inserite nelle proprie strategie di business, dimostrando di aver approcciato in modo convinto il tema » . Intesa Sanpaolo avvierà nei prossimi giorni un roadshow territoriale che punta a condividere con le pmi i contenuti delle operazioni proposte.
Secondo Confindustria, la capacità delle imprese di rientrare dai debiti è salita da 2,2 a 5,4 anni