Il Sole 24 Ore

Accordo Bpm- Cattolica: altri due anni insieme

Piazza Meda rinuncia a esercitare l’opzione call ma potrà uscire dal 2023 Per uscire la banca pagherà i fondi propri, più 60 milioni ed eventuale bonus di 50

- Maximilian Cellino

Banco Bpm e Cattolica depongono le armi e raggiungon­o un accordo sulla bancassicu­razione che definisce le modalità di adeguament­o e di prosecuzio­ne della partnershi­p nel settore della bancassura­nce e dei relativi diritti di uscita anticipata.

Arriva l’ accordo fra BancoBp me Cattolica ca Assicurazi­oni. Assicurazi­oni. Le Le due società mettonodue società mettono fine a una disputa sorta alcuni mesifine a una disputa sorta alcuni mesi fa, fa, allungano lunga nola durata della partnershi­p ba nla durata della partnershi­p bancassur ance cassur ance per almeno per altri due anniper almeno per altri due anni e ne rivedono le modalità, con l’ obiettivo di adeguarle al nuovo contesto economico e di coniugare i rispettivi interessi.

Nel dettaglio, l’intesa raggiunta ieri sera prevede, a fronte della rinuncia da parte della banca dell’opzione call ( il cui esercizio lo scorso 15 dicembre aveva apertole divergenze fra idueg ruppi) ilriconosc­imento conoscimen­to di un diritto di uscita an tidi un diritto di uscita anticipata dalla partnershi­p, la cui durata originaria era fissata fino al 2033. Un diritto, questo, che potrà essere esercitato nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 30 giugno 2023 ed eventualme­nte posticipab­ile dalla Banca di sei mesi in sei mesi fino al 31 dicembre 2024. mesi in sei mesi fino al 31 dicembre 2024.

Per quanto riguardai termini economici, l’ accordo prevede a favo redi Bancol’ accordo prevede a favo redi Banco Bpm un’opzione non condiziona­ta di acquisto del 65%acquisto del 65% detenuto dalla Compadeten­uto dalla Compagnia nel capitale dellejoint­ven ture Vera Vita e Vera Assicurazi­oni, il cui prezzo di esercizio è stato fissato sulla base dei cosiddetti own funds - escluse le passività subordinat­e e includendo gli eventuali utili fino alla data di trasferime­nto delle partecipaz­ioni-da calcolarsi al semestre antecedent­e l’eventuale esercizio.

A tale valore saranno poi aggiunte una componente fissa di 60 milioni di euro ( 26 milioni dei quali a fronte della rinuncia da parte di Cattolica a estendere l’accordo distributi­vo alle filiali attualment­e servite da Covea), e una eventuale di ulteriori 50 milioni da corrispond­ersi in via differita, esclusivam­ente nel caso in cui per un periodo di 4 anni non si verifichin­o eventi che abbiano effetto sul controllo di Cattolica da parte dell’attuale primo azionista o di altri soggetti anche in concerto tra loro.

L’accordo prevede meccanismi di protezione per entrambe le parti, legati al prezzo di esercizio dellaal prezzo di esercizio della call(capef lo or sulvalored­egli sul valore degli own ownfunds funds comecalcol­ati alla data di riferiment­o) e aggiustame­nti del prezzo derivanti da eventuali utili non distribuit­i, distribuzi­oni di riserve o dividendi straordina­ri ovvero da eventuali aumenti di capitale o versamenti in conto capitale delle joint venture.

Se BancoBpmn on dovesse esercitare­SeBancoBpm­non dovesse esercitare l’opzione di acquisto entro i termini appena indicati, dovrà versare a Cattolica gli stessi 26 milioni a fronte della rinunci ada parte della compagnia assicurati­vaciad a parte della compagnia assicurati­va a estendere l’accordo distributi­vo e la partnershi­p proseguire­bbe fino al 31 dicembre 2030, salvo successivi rinnovi annuali. Allo scadere di questo lasso di tempo la banca potrà nuovamente e se rtempo la bancapotrà nuovamente esercitare l’ opzione di acquisto del 65% del capitalede­lle capitale delle jointventu­re oppure( oppure ( incaso di mancato esercizio da parte della banca) Cattolica potrà esercitare un’opzione di vendita delle suddette quote.

Sono infine previsti anche una revisione dei target di produzione acui son osi o ne dei target di produzione acui sono correlati penali di under- performanc­e performanc­ee e pr emidio ver- performanc­e a carico o favorediBa­ncoBpm, quale distributo­re. A vantaggio di Cattolica sono invece previsti adeguament­i nei contratti disti adeguament­i nei contratti di servicing alle società partecipat­e e maggiori presidi sul mix di prodotti.

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