« Il sistema produttivo tiene ma ora più vaccini per allentare la stretta »
Ad essere più penalizzati sono i servizi di alloggio e ristorazione: - 40%
Il bicchiere è « mezzo pieno » . Nel senso che « le cose non vanno bene ma il sistema sta reggendo all'urto di una crisi molto lunga. L'auspicio è che si riesca in pochi mesi ad allentare le misure sanitarie grazie alla somministrazione di un numero più elevato di vaccini » . E' l'analisi del centro di ricerca Ref che traccia un primo consuntivo « dell'anno peggiore per l'economia italiana dai tempi della seconda guerra mondiale » .
Il 2020, dice il Ref, è stato segnato dai vincoli all'attività economica legati alle misure di separazione fisica. Lo shock, quindi, è stato distribuito in maniera non uniforme tra le diverse componenti della domanda » . Sono crollati soprattutto gli acquisti di alcuni servizi, e questo ha anche comportato una forte concentrazione settoriale delle perdite di prodotto. Ad essere più penalizzati sono stati i servizi di alloggio e ristorazione che hanno visto il rispettivo valore aggiunto ridursi di 24 miliardi con una caduta di oltre il 40% rispetto al 2019.
La contabilità nazionale, continua l'analisi del Ref, mostra anche come il largo utilizzo degli ammortizzatori sociali abbia permesso di porre una buona parte dei costi della crisi a carico del bilancio pubblico.
Se si guarda il potere di acquisto delle famiglie come dato aggregato, si è ridotto poco e la caduta dei consumi ha portato ad un aumento clamoroso dei risparmi: bel 8 miliardi al mese in più da quando è cominciata la pandemia.
I margini delle imprese, a loro volta, non si sono ridotti affatto: questo anche perché, spiega il Ref, la domanda di lavoro è caduta più del Pil, portando ad un aumento della produttività, « un fatto inusuale in un momento di recessione » .
È anche inusuale, continua la ricerca, che in una recessione come quella del 2020 abbiano tenuto gli investimenti: « La politica fiscale ha funzionato nel congelare i conti dei settori in crisi » , è la spiegazione degli analisti. « Se l'uscita dalla recessione avverrà tra qualche mese, grazie alle campagne vaccinali, ci sono buone probabilità di riuscire a limitare la caduta dell'output potenziale » .