Il Sole 24 Ore

Il diritto alla felicità: la lectio magistrali­s di Cucinelli e Letta

Boccia: « Senza etica della responsabi­lità non c’è diritto alla felicità »

- Nicoletta Picchio

I Padri costituent­i americani l’hanno inserito nella Dichiarazi­one di Indipenden­za: il perseguime­nto della felicità, insieme alla vita e alla libertà. Gianni Letta, presidente onorario della Fondazione Guido Carli, cita il testo, ricordando che l’ispiratore è stato il filosofo napoletano Gaetano Filangieri, come risulta da un carteggio con Benjamin Franklin. E aggiungend­o che nella nostra Costituzio­ne, all’articolo 3, « ci andiamo vicino, quando si parla del pieno sviluppo della persona umana » .

Il Diritto alla felicità è stato il tema del dibattito di ieri alla Luiss, organizzat­o dalla Fondazione Guido Carli, con una Lectio Magistrali­s sul Futuro dell’Etica, protagonis­ti Letta e l’imprendito­re Brunello Cucinelli, testimone di un capitalism­o umanistico, che unisce il profitto alla centralità della persona.

« Senza etica della responsabi­lità non c’è diritto alla felicità » , ha esordito il presidente della Luiss, Vincenzo Boccia, ricordando « il Nuovo Umanesimo professato da Papa Francesco, che richiama un ritorno alla solidariet­à e all’uguaglianz­a.

Occorre – ha insistito Boccia - una società aperta e inclusiva » . Diritto alla felicità, quindi, che passa attraverso un benessere collettivo, con l’uomo al centro: « ho sempre pensato di voler dare di dignità etica e morale al lavoro, pur facendo profitti » , spiega Cucinelli. Che preferisce parlare di « aspirazion­e alla felicità » . E aggiunge: « la stima genera responsabi­lità e quest’ultima la creatività » . Tre ingredient­i di un concetto ampio di felicità, che lo portano a parlare di orgoglio, speranza e futuro. « Dopo quest’anno così doloroso dobbiamo tornare a guardare chi siamo e ad esserne orgogliosi.

L’Italia è la settima potenza al mondo, i nostri prodotti manifattur­ieri sono i migliori, torniamo a far onore al nostro paese. Quando sono venuti da me a Solomeo Jeff Bezos e altri della Silicon Valley hanno commentato che ritengono i nostri giovani i più bravi ad intercetta­re la non linearità delle cose » .

La proposta di Romana Liuzzo, presidente della Fondazione e nipote di Guido Carli, è di inserire nell’articolo 3 della nostra Costituzio­ne un comma finale interament­e dedicato alla felicità. La Lectio Magistrali­s si è tenuta in presenza, nell’Aula Magna Mario Arcelli dell’Università, rappresent­ata dal presidente Boccia, la vice presidente Paola Severino, il direttore generale Giovanni Lo Storto. « Felicità è benessere della collettivi­tà, abbiamo la sfida del Recovery Plan, per includere e far ripartire il lavoro » , sono state le parole della sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Il diritto alla felicità da interpreta­re anche come un dovere, è stata la riflession­e della Severino. Che ha sottolinea­to il ruolo dell’Università: « vogliamo trasmetter­e ai ragazzi che il futuro lavoro sarà fonte della loro felicità. Va data a tutti la possibilit­à di realizzare le proprie aspirazion­i. In Luiss abbiamo aumentato le borse di studio » .

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