Willie Peyote e la truppa indie vincono il festival dei social
Collaborazioni con i brand, posing fotografico « patinato » , talvolta addirittura slegato dai brani interpretati Dallo studio di Buzzoole emerge sempre più il ruolo di testimonial degli artisti che, senza live, diversificano
Che cos’è l’indie italiano? Le risposte possibili sono numerose: la definitiva emersione di una scena rimasta per troppo tempo ai margini, un fenomeno che ha contribuito a svecchiare il mercato discografico italiano, addirittura un “equivoco” figlio di una critica spesso pigra.
Una volta tanto nella vita rispondere a questa domanda è più facile del solito: l’indie italiano è il vero fenomeno del 71esimo Festival di Sanremo, almeno se parliamo di influencer marketing. Secondo le elaborazioni realizzate in esclusiva per Il Sole 24 Ore da Buzzoole, piattaforma che analizza le performance dei content creator, gli artisti della cosiddetta truppa indie sono quelli che hanno capitalizzato maggiormente la propria esperienza in Riviera in termini di crescita di follower ed engagement. Un dato che, in quello che secondo la Rai è « il festival più social di sempre » , conforta le scelte sul cast del direttore artistico di Amadeus. Proprio lui, per portare all’Ariston più interpreti in grado di parlare a un pubblico giovane, ha allargato il numero dei Campioni a 26. E il turnover generazionale degli spettatori di Sanremo è una dinamica premiante rispetto a questo processo.
Willie Peyote, re di Facebook
Partiamo da quello che è il social network per eccellenza: Facebook. Il campione in gara che dalla prima alla terza serata di Sanremo 2021 ha visto crescere di più il proprio numero di follower, sia in termini assoluti (+ 25.829) che percentuali (+ 37,44%) è Willie Peyote, in concorso con Mai dire mai ( La locura), forse il pezzo in gara all’Ariston che descrive meglio il momento che sta attraversando il Paese. Secondi per quanto riguarda il dato assoluto (+ 4.893) sono i Coma Cose di Fiamme negli occhi, progetto che incrocia urban e indie, terzi per incremento percentuale (+ 13,83%). Seconda per crescita percentuale (+ 19,76%), è invece Madame, in concorso con Voce, protagonista femminile di una scena urban italiana di solito declinata al maschile. Mentre i Maneskin di Zitti e buoni, fenomeno figlio di X Factor, sono terzi per incremento assoluto del numero di follower (+ 3.994). Per quanto riguarda l’incremento medio di engagement, è testa a testa tra Extraliscio e lo Stato Sociale.
Effetto Ferragnez su Ig
Se quest0 è il Sanremo più social di sempre, il merito è anche della partecipazione di gente come Fedez, influencer prestato al rap, marito di Chiara Ferragni, in gara con Francesca Michielin, altra creatura di X Factor. Un po’ di effetto “Ferragnez” c’è stato: se guardiamo Instagram, è proprio la Michielin a ottenere l’incremento maggiore di follower assoluti ( 60.279), davanti a Madame e Maneskin. In percentuale primeggiano di nuovo gli Extraliscio ( 81,28%), davanti a Dimartino e La Rappresentante di Lista. Fedez, dal canto suo, si difende: + 29.990 follower per un incremento dello 0,26 per cento. Stesso dicasi per la sua consorte che, “di riflesso”, durante il festival guadagna altri 67.841 follower su Instagram. La media di engagement percentuale premia di nuovo i Coma Cose ( 553,82%), quella assoluta Madame ( 89.446).
L’indie è il vero fenomeno di influencer marketing della kermesse. Pesano le scelte di Amadeus Tra gli artisti che crescono per numero di follower, Francesca Michielin beneficia dell’effetto Ferragnez
Cantanti sempre più influencer
Al di là del dato numerico, ci sono poi delle valutazioni di tipo qualitativo da fare: « Quest’anno è risultata evidente la trasformazione dei cantanti in veri e propri influencer, un medium tra brand e pubblico » , commenta Vincenzo Cosenza, responsabile marketing di Buzzoole. « Infatti sui loro presidi social accanto al racconto dell’esibizione sul palco dell’Ariston, trovano ampio spazio gli outfit sfoggiati per l’occasione e firmati da grandi case di moda. Gli scatti, spesso patinati, sono una vetrina per i brand di moda, di accessori e di cosmetica » . Che il marketing fosse uno strumento di diversificazione del business sempre più battuto da artisti e case discografiche era noto. L’emergenza sanitaria, con il conseguente stop dei concerti, è come se avesse reso questa tendenza ancora più marcata. Una nota stonata è che « spesso queste collaborazioni tra brand e cantanti non rispettano le regole di una comunicazione trasparente » che imporrebbe l’uso degli hashtag # ad o # adv. Questo particolarissimo Festival di Sanremo passerà di sicuro alla storia. Non sappiamo se accadrà lo stesso per i brani presentati in concorso ma, in fondo, la storia che cos’è. Dopo tutto, come direbbero i Coma Cose, « Garibaldi aveva solo mille follower » .