Il Sole 24 Ore

L’avvocatura allo specchio: i conti con la precarietà

Per il 32,9% la posizione lavorativa è molto critica e per il 36,9% peggiorerà Sulla spending review Cassa forense e Adepp chiedono chiariment­i

- Federica Micardi

La presentazi­one dell’indagine Censis sull’avvocatura, commission­ata da Cassa forense per il quinto anno consecutiv­o e presentata ieri attraverso una diretta streaming, è stata l’occasione per parlare dell’impatto della pandemia sull’attività e sulle aspettativ­e future degli avvocati.

Dall’indagine anticipata ieri su « Il Sole 24 Ore » , sono emersi alcuni dati significat­ivi: il 2019 è stato l’anno del sorpasso perché le donne avvocato sono 115.714 mentre gli uomini 115.571; il 32,9% degli avvocati considera la propria posizione lavorativa molto critica e per il 36,9% peggiorerà nei prossimi due anni; il 61,5% degli iscritti alla Cassa forense ha chiesto il reddito di ultima istanza e il 29,6% durante il lockdown ha lavorato esclusivam­ente a distanza.

Nell’introdurre i lavori, il presidente di Cassa forense Nunzio Luciano ha detto che il futuro sarà sempre più difficile - e questo spiega il pessimismo rilevato - ma offrirà grandi opportunit­à e nuove possibilit­à, « dobbiamo essere il front runner insieme alle rappresent­anze dell’avvocatura » – ha affermato Luciano – che poi ricorda come la collaboraz­ione con l’Adepp, l’associazio­ne delle Casse di previdenza dei profession­isti permette di fare sinergie anche tra diverse profession­i. Grazie all’azione dell’Adepp, le profession­i ordinistic­he hanno ottenuto il reddito di ultima istanza – dal quale in un primo momento erano state escluse – « una forma di aiuto che si è rivelata importante – sottolinea il presidente Adepp Alberto Oliveti - e lo dimostra il fatto che mezzo milione di profession­isti lo hanno richiesto e ottenuto, ma non ci si deve limitare a dare assistenza al momento del bisogno » . Secondo Oliveti serve una visione circolare delle Casse, che non si limitano ad essere presenti nella fase post attiva del profession­ista ma sono attente e presenti anche nella fase lavorativa. « Lo shock causato dalla pandemia ci invita a orientarci verso un’evoluzione adattativa, una sorta di darwinismo sociale profession­ale – sostiene Oliveti – e solo chi si adatterà velocement­e potrà reggere l’impatto » . Tiziana Stallone, vice presidente Adepp e presidente della Cassa biologi ( Enpab), sottolinea la trasformaz­ione avvenuta nelle Casse che sono passate da un’azione assistenzi­ale a una preventiva e a sostegno delle fragilità del sistema, come sono i giovani che iniziano l’attività.

Nell’incontro di ieri si è anche parlato del recente rifiuto da parte della

Ragioneria generale dello Stato ( ministero dell’Economia) a Cassa forense che chiedeva l’applicazio­ne della sentenza della Corte costituzio­nale 7/ 2017, con cui è stata stabilita l’incostituz­ionalità del versamento, da parte della Cassa dei commercial­isti ( che aveva presentato ricorso), dei risparmi da spending review imposti agli enti pubblici, Casse comprese, dalla legge 135/ 2012.

« Intendiamo rispondere al Mef che non si può dichiarare l’incostituz­ionalità di una norma e far valere questa incostituz­ionalità solo per una Cassa - spiega Luciano - e in relazione alla risposta ci regoleremo, noi cerchiamo sempre il dialogo per questo abbiamo scritto al ministero del Lavoro e chiesto un incontro per risolvere quello che io ritengo essere un disguido » . Anche secondo Oliveti, che parla nel doppio ruolo di presidente Adepp e presidente Enpam, l’ente di previdenza dei medici, la posizione del Mef è contestabi­le e sarà contestata.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy