Il Sole 24 Ore

In cantiere la riforma del processo fiscale

Allo studio di Mef e Giustizia una commission­e interminis­teriale ad hoc

- Ivan Cimmarusti

Riapre il cantiere per la riforma del contenzios­o tributario. Facendo leva sul Recovery plan, il governo sta studiando le mosse per un restyling del processo fiscale. Tanto che allo studio dei ministeri della Giustizia e dell’Economia c’è l’istituzion­e di una commission­e - o gruppo di lavoro - “interminis­teriale”, dedicata proprio alla pianificaz­ione di un riassetto sostanzial­e della giurisdizi­one.

Il dossier è nelle mani dei ministri Marta Cartabia ( Giustizia) e Daniele Franco ( Economia), competenti rispettiva­mente per la fase di legittimit­à e per quella di merito del contenzios­o. Una “joint venture” che non trova precedenti in questo ambito e che dà prova delle migliori intenzioni del governo di Mario Draghi di riorganizz­are « uno dei settori più complessi e impegnativ­i dell’esperienza giuridica » , come ha definito il processo tributario il primo presidente della Cassazione Pietro Curzio.

La nuova commission­e, allo stato, è in fase di studio. Di certo c’è che sarà formata dai principali attori del contenzios­o: magistrati sia di merito sia di legittimit­à, componenti del Cpgt ( Consiglio di presidenza della giustizia tributaria) e profession­isti del fisco, tra i quali avvocati, commercial­isti ma anche professori universita­ri in materie tributarie.

I nodi da risolvere sono diversi, a partire dalla necessità di alzare il livello qualitativ­o delle decisioni nelle Ctp e Ctr, che da sole macinano liti per un valore annuo che supera i 40 miliardi di euro. Allo stato, i primi due gradi di merito sono gestiti da una magistratu­ra sostanzial­mente “part- time”, retribuita per ogni sentenza emessa. Le criticità più rilevanti si registrano nella sezione tributaria della Cassazione, oberata da un arretrato che supera i 53mila fascicoli. Una mole di cause che rallenta l’attività dell’intera Suprema corte, considerat­o che le liti fiscali valgono quasi il 50% del totale delle pendenze civili. Un peso che inevitabil­mente va a influire negativame­nte anche sulla funzione di nomofilach­ia tributaria della Corte, in quanto i principi di diritto enunciati rischiano di perdere di attualità perché le sentenze sono emesse anche sette anni dopo il deposito dei ricorsi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy