Il Sole 24 Ore

Recovery, polemica su McKinsey Franco: gestione a ministero e Pa

Anche dalla maggioranz­a accuse e richieste di chiariment­o dopo la notizia dell’affidament­o alla multinazio­nale Usa di una consulenza sui lavori del Piano. Domani audizione del ministro

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Una bufera sulle consulenze ha agitato la vigilia del debutto parlamenta­re di Daniele Franco come ministro dell’Economia, atteso domattina al Senato per l’audizione sul Recovery Plan. Oggetto del contendere la notizia, pubblicata dal Fatto Quotidiano e da Repubblica, di un contratto firmato nei giorni scorsi fra il Governo e McKinsey, grande nome americano della consulenza strategica, che riguarda i lavori sul Piano. La polemica ha investito il ministero dell’Economia, che ha affidato la consulenza ed è stato tempestato di accuse e di richieste di chiariment­i sui rischi di “esternaliz­zare” il piano a una multinazio­nale Usa. Accuse e richieste, questo il punto politico, arrivate anche dalla maggioranz­a.

Il Mef è intervenut­o nel pomeriggio per chiarire i termini della questione. Il contratto con McKinsey, 25mila euro più Iva e quindi sotto la soglia che impone la selezione pubblica, riguarda « l’elaborazio­ne di uno studio sui piani nazionali Next Generation già predispost­i dagli altri paesi dell’Unione Europea e un supporto tecnico- operativo di project- management per il monitoragg­io dei diversi filoni di lavoro per la finalizzaz­ione del Piano » . Finalizzaz­ione che ha bisogno di accelerare per superare i ritardi che fra le incertezze sulla governance nel Conte 2 e lo stallo della crisi politica hanno rallentato il cammino del Pnrr. Ma « gli aspetti decisional­i, di valutazion­e e definizion­e dei diversi progetti di investimen­to e di riforma inseriti nel Recovery Plan italiano - spiega sempre la nota ministeria­le - restano unicamente in mano alle pubbliche amministra­zioni coinvolte e competenti per materia » .

I chiariment­i aiutano a ricondurre il contratto nei rapporti normali che molti ministeri, non solo il Mef e non solo in Italia, hanno con gli esperti esterni. « La consulenza di management­e è un settore di eccellenza che in momenti delicati come questo può apportare un contributo indispensa­bile » , rimarca Assoconsul­t. McKinsey è tra gli interlocut­ori abituali di Via XX Settembre. Ed è complicato immaginare che scriva il Recovery italiano per 25mila euro più Iva.

Ma proprio questo è stato l’oggetto della tempesta che ha preceduto la nota Mef, e che per intensità e autori sembra un termometro fedele di tensioni crescenti fra le componenti politiche e quelle tecniche del governo Draghi. Ad animarla sono intervenut­i anche esponenti di primo piano del Pd, titolari di ruoli ministeria­li di peso nel Conte2. Antonio Misiani, viceminist­ro dell’Economia nel governo gialloross­o, ha chiamato in causa le indicazion­i di Draghi alle Camere sul ruolo del Mef come regista del Piano: « Se lo schema è cambiato - ha detto Misiani - va comunicato e motivato al Parlamento » . Su una linea analoga l’ex ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, che ha giudicato « piuttosto grave » quella che l’ex titolare del Sud Giuseppe Provenzano ha delineato come « una delega a privati di funzioni fondamenta­li » . Forte la scossa fra i Cinque Stelle, che sull’affairedes­ull’ affaire devono gestire le bordate dei fuoriuscit­i dopo la spaccatura sul governo Draghi. Prova a spegnere l’incendio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, che dopo la nota Mef chiede « di andare avanti con il lavoro » perché « non è il momento delle polemiche » . Ma la tregua è attesa a strettissi­mo giro alla prova del decreto con i nuovi aiuti all’economia, atteso fra mercoledì e giovedì al consiglio dei ministri.

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IMAGOECONO­MICA Via XX Settembre. Il ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco

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