Pd, sul traghettatore non c’è ancora l’accordo
L’accordo andrà trovato prima dell’assemblea nazionale di sabato prossimo. Nicola Zingaretti non recede: le dimissioni restano perché - spiega il segretario - « occorre fare chiarezza » dopo il « martellamento » contro il gruppo dirigente. Ma al momento un candidato unitario che regga il partito fino al congresso ancora non c’è. Zingaretti ha spiazzato tutti, anche i suoi sostenitori. Continuano a rimbalzare i nomi di Roberta Pinotti, che fa capo ad Area dem, la corrente guidata da Dario Franceschini. Proprio l’appartenenza a una specifica corrente potrebbe essere il suo handicap. Ecco perché tra i nomi spunta anche l’indipendente ex ministra Anna Finocchiaro. Mentre più complessa appare la prospettiva di una scelta di campo precisa come potrebbe essere l’attuale vicesegretario Andrea Orlando, che, peraltro, essendo anche ministro del Lavoro, dovrebbe probabilmente lasciare il Governo, visto che nessun leader è presente nell’esecutivo di Mario Draghi. In ogni caso l’accordo ancora non c’è tant’è che già c’è chi non esclude lo slittamento dell’Assemblea nazionale. Nel frattempo il Pd deve affrontare l’assedio delle Sardine al Nazareno e il sarcasmo di Beppe Grillo, che si propone alla guida del partito: « Se mi invitate vengo, faccio il segretario » . Quanto alle Sardine, dopo aver manifestato sotto la sede dem con tende e sacchi a pelo al seguito, Mattia Santori ed alcuni esponenti del movimento sono stati ricevuti dalla presidente del Pd, Valentina Cuppi. « Chiediamo che si apra una fase Costituente, non per il Pd o per le sardine, ma per migliaia di persone che da anni aspettano » , ha detto Santori invitando il dimissionario Zingaretti a fare « Piazza Grande » ( il progetto con cui si presentò per la guida del partito) « fuori dal Pd.
L’ironia di Grillo: « Vengo io a fare il segretario » . Manifestazione delle Sardine davanti al Nazareno