Exor investe 541 milioni per il 24% di Louboutin
La holding ha investito 541 milioni nel gruppo e nominerà due consiglieri La capacità d’investimento è di 2,5 miliardi nei prossimi tre anni. Il titolo balza del 5%
Exor punta mezzo miliardo sul brand francese del lusso Christian Louboutin. La holding della famiglia Agnelli, socio di riferimento di gruppi tra cui spiccano Ferrari, Stellantis, Partner Re e Cnh, ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Christian Louboutin per accelerare la prossima fase dello sviluppo della società: investirà 541 milioni di euro per diventare azionista al 24%, al fianco dei suoi fondatori, e nominerà 2 dei 7 componenti del consiglio di amministrazione della società. Il perfezionamento dell’operazione è previsto nel secondo trimestre del 2021 e contestualmente faranno il loro ingresso nel board due rappresentanti della holding. Secondo quanto si apprende, non comparirebbe tra i candidati il numero uno John Elkann.
Fondata nel 1991, Christian Louboutin è uno dei più importanti nomi del lusso mondiale: famosa per le scarpe da donna dall’inconfondibile suola rossa, la società è riuscita a diversificare le sue attività in altri segmenti, quali calzature da uomo, pelletteria, accessori e bellezza. Ha una presenza commerciale internazionale molto ampia, con circa 150 negozi di proprietà in 30 paesi e una rete mondiale di selezionati rivenditori al dettaglio. Si apre una notevole opportunità - spiega Exor - per sviluppare la presenza del brand soprattutto in Cina. « Nel corso di questi anni – ha commentato John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor - ho potuto ammirare il talento di Christian con cui ha creato uno dei più grandi brand indipendenti del lusso a livello mondiale. Oggi siamo molto felici di unirci a lui, a Bruno e alla sua fantastica squadra per lavorare insieme con l’obiettivo di accelerare piani di sviluppo di questa ambiziosa società. Condividiamo lo stesso spirito familiare, la stessa cultura e gli stessi valori, che sono alla base di una partnership solida. La straordinaria creatività di Christian Louboutin, la sua energia e la sua visione sono esattamente le qualità che ci vogliono per costruire una grande società » .
L’investimento in Louboutin segue quello perfezionato, alla fine del 2020, con Hermes International per investire nel gruppo cinese del lusso Shang Xia. In quest’ultimo caso l’investimento è stato di circa 80 milioni di euro attraverso un aumento di capitale riservato che ha permesso di acquisire la quota di maggioranza della società. Hermès, che ha accompagnato con successo Shang Xia nella sua prima fase di sviluppo, è rimasto come azionista rilevante insieme a Exor e alla fondatrice Jiang Qiong Er.
Nel caso di Shang Xia si tratta di un investimento in una società molto più giovane rispetto a quella francese: l’azienda cinese è una società del XXI secolo, invece Louboutin ha una storia ormai trentennale ed è un marchio affermato a livello mondiale e forte anche in America. L’ingresso di Exor punta così a strutturare maggiormente la società, con l’ingresso di suoi rappresentanti nel board, e a contribuire allo sviluppo sul mercato cinese, dove Exor è appena sbarcata con la giovane Shang Xia. Tempi e accelerazione degli investimenti nel settore del lusso hanno tuttavia alimentato le voci dell’intenzione della holding di creare, attorno a Ferrari, un polo articolato in questo comparto. Altre fonti, tuttavia, escludono che la volontà sia quella di costruire un conglomerato o che i recenti investimenti siano da leggere in un disegno più ampio. Piuttosto, si fa notare, la holding della famiglia Agnelli valuta i singoli investimenti, tant’è che in Louboutin Exor ha rilevato una quota di minoranza e non di controllo. L’impressione, ad ogni modo, è che la campagna acquisti della holding possa riservare altre sorprese nel breve termine. Tanto più che la ricchezza accumulata anche attraverso la creazione di giganti come Stellantis lascia ampi margini di manovra alla società. Considerando solo il dividendo straordinario erogato da Stellantis per la fusione, la distribuzione del dividendo annunciato e la distribuzione di cash e azioni Faurecia, si arriva a nuove risorse per poco più di un 1 miliardo di euro. Ma se si guarda alla capacità di investimento di Exor bisogna moltiplicare per tre volte: circa 3 miliardi per il triennio 2021- 2023. Una capacità da cui bisogna dedurre i 541 milioni spesi per Louboutin. Ricapitolando, dunque, Exor può contare su 2,5 miliardi potenziali per fare altro shopping nei prossimi due anni. Nell’attesa la Borsa ha puntato sul titolo della holding: le azioni sono salite di oltre il 5,09% avvicinando ai massimi dell’anno scorso, in area 73 euro, raggiunti prima che scoppiasse la pandemia.