Il Sole 24 Ore

Il Tar Toscana boccia la proroga spiagge Scontro sul commercio

Accolto ricorso Antitrust Il garante: servono gare anche per gli ambulanti

- Carmine Fotina

L’Antitrust è al lavoro per raccoglier­e l’invito del premier Mario Draghi e segnalare al governo possibili misure in vista di una nuova legge per la concorrenz­a. Ma intanto, su due fronti, le sue mosse già aprono una breccia. Il 3 marzo il Tar Toscana ha accolto un ricorso dell’Autorità contro la determina del Comune di Piombino sulla proroga delle concession­i demaniali marittime fino al 2033. Il Comune si è basato sulle norme introdotte nella legge di bilancio 2019 e nel « decreto rilancio » ma il Tar, accogliend­o la tesi dell’Antitrust, ha giudicato comunque illegittim­a la proroga in quanto in contrasto con i principi europei in materia di tutela della concorrenz­a, con la “Direttiva servizi” ( Bolkestein), nonché con la giurisprud­enza della Corte di Giustizia Ue in materia di concession­i.

Gli stessi elementi sono citati dall’Authority nel parere sul commercio ambulante formulato su richiesta del sindaco di Roma, Virginia Raggi. Secondo l’Antitrust la proroga delle licenze - in questo caso fino al 2032 - pone « seri dubbi di compatibil­ità con il diritto europeo » . La bocciatura tocca prima la norma della manovra 2019 che ha modificato il Dlgs di recepiment­o della Bolkestein, sottraendo il commercio su aree pubbliche dall’ambito di applicazio­ne, poi l’emendament­o al « decreto rilancio » che ha prorogato al 2032 le concession­i prevedendo « che eventuali posteggi liberi, vacanti o di nuova istituzion­e andassero assegnati in via prioritari­a e in deroga a qualsiasi criterio » agli aventi titolo, senza gara. Un mercato cristalliz­zato. La Raggi ha sfruttato l’assist al volo e ha deciso di rimettere a bando le licenze, innescando le proteste sotto al Campidogli­o e davanti al ministero dello Sviluppo economico e ispirando l’interrogaz­ione parlamenta­re con la quale il deputato Stefano Fassina di Leu ha parlato di « vulnus » costituzio­nale, perché un’amministra­zione locale finisce per disapplica­re una norma nazionale basandosi solo sul parere di un’Authority. Nella risposta, il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti ha preannunci­ato un’interlocuz­ione con la stessa Antitrust e con il Dipartimen­to per le politiche europee per arrivare a una soluzione che non lasci il pallino alle singole amministra­zioni. Il governo deve ora trovare una soluzione convincent­e e uscire dall’imbarazzo di posizioni anti- Bolkestein proprio mentre la Commission­e Ue ci chiede una svolta pro concorrenz­a, già a partire dal Recovery Plan. Il ministro Giorgetti è un esponente di punta della Lega, che ha sempre cavalcato le più famose battaglie contro la direttiva servizi, per gli ambulanti appunto ma anche per i titolari delle concession­i per le spiagge, la cui proroga al 2033 ha fatto scattare nel dicembre scorso la lettera di messa in mora da parte di Bruxelles.

L’Antitrust è al lavoro per segnalare al governo possibili misure in vista di una nuova legge per la concorrenz­a

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