Alta velocità Padova- Bologna, industria in pressing
Investimento da 5 miliardi per collegare due aree che valgono il 20% del Pil
Un investimento da 5 miliardi per rendere più veloci i collegamenti tra due macroaree che sviluppano circa il 20% del Pil nazionale, pari a 357 miliardi di euro. Territori a forte vocazione manifatturiera e che ospitano due tra i principali interporti del Paese. Quindi una linea strategica per la produzione e per la logistica, ma anche per il turismo, perché utile in primo luogo a Venezia e poi a città come Udine e Trieste. Queste le motivazioni che i sostenitori dell’Alta velocità ferroviaria Padova- Bologna elencano a sostegno della loro proposta. Un’opera, pensata per i passeggeri e per le merci, che consentirebbe di realizzare il tratto mancante della rete ad Alta velocità che da Salerno corre fino a Venezia. Attualmente sono attive le linee Av tra Salerno e Bologna ( via Napoli, Roma e Firenze) e tra Padova e Venezia- Mestre, mentre mancano ancora i 124 chilometri che separano Padova da Bologna.
Tutto è cominciato da due politici: Roberto Caon, deputato di Forza Italia, firmatario di una mozione presentata nelle scorse settimane al governo e Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova. Poi si sono aggiunte le categorie economiche, tra cui Assindustria Venetocentro, Coldiretti, Federalberghi Terme Abano Montegrotto. Afferma Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro: « Potenziare la dotazione infrastrutturale e logistica, anche attraverso l’uso dei fondi del Recovery Plan, è una priorità non solo per il Veneto ma per il Paese. Penso al completamento o realizzazione dell’Alta velocità, non solo sull’asse ovest- est tra Verona- Venezia ( fino a Trieste) ma anche su quello nord- sud tra Padova e Bologna » . Anche il mondo agricolo è favorevole. Dice Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova: « Le merci, specie quelle fresche e deperibili come i principali prodotti agroalimentari, su rotaia viaggiano più veloci. Inoltre il treno contribuisce a ridurre le spedizioni su gomma, tagliare i tempi e mitigare l’impatto ambientale dei trasporti » .
Poi c’è il turismo. La nuova linea Av potrebbe promuovere la valorizzazione dell’area euganea e dei suoi centri termali. Intanto il Gruppo Fs Italiane, che in questa partita funge al momento da spettatore, ha pianificato un piano lavori da 160 milioni ( interamente finanziato) per il potenziamento tecnologico dell’attuale linea ferroviaria Padova- Bologna. Lungo i binari, spiegano le Fs, sono in corso interventi di aggiornamento tecnologico finalizzati a migliorare la regolarità del servizio. Ma l’Alta velocità, se arriverà, sarà un’altra cosa.