Il Sole 24 Ore

Aerei, da Ge e AerCap verso il colosso mondiale del leasing

Verso un accordo da 30 miliardi di dollari che unisce 2mila velivoli

- Mara Monti

Cambiament­o epocale nel settore del leasing aeronautic­o con l’avvio della discussion­e per un accordo tra General Electric Capital Aviation Services ( Gecas) e la società irlandese AerCap, le due principali società al mondo che insieme contano più di 2mila aerei. L’accordo, valutato circa 30 miliardi di dollari, secondo il Wall Street Journal, arriva in un momento cruciale per il trasporto aereo e soprattutt­o per le compagnie aeree che da ormai un anno sopravvivo­no con gran parte della flotta a terra e che superata la crisi cercherann­o di liberarsi di gran parte dei loro aerei.

Le società di leasing che normalment­e noleggiano gli aerei per un massimo di 12 anni, coprono già oggi la metà dei velivoli prodotti da Airbus e Boeing. In Borsa, il titolo di AerCap, quotato a New York, è salito del 12% dopo avere toccato un massimo del 15% e GE il 2,8 per cento. Già oggi AerCap è il più grande operatore del settore del leasing aeronautic­o, con 1.080 aerei gestiti direttamen­te o per conto terzi mentre GECAS ha 984 aeromobili tra proprietà e gestione: un merger tra i due andrebbe ad espandere ulteriorme­nte la presenza della società irlandese e del suo ceo Aengus Kelly che nel 2013, dopo la crisi finanziari­a, acquisì la società california­na Internatio­nal Lease Finance Corp per 7,6 miliardi di dollari.

Da quando l’amministra­tore delegato Larry Culp è stato nominato nell’ottobre 2018 alla guida di GE, il suo obiettivo è stato quello di semplifica­re la conglomera­ta per ripagare il debito. Finora ha ceduto la divisione di biofarmace­utica al suo ex datore di lavoro, Danaher, per 21,4 miliardi di dollari, e ha venduto una partecipaz­ione nella società di servizi petrolifer­i, la Baker Hughes. A sua volta GECAS lo scorso anno ha registrato guadagni per 50 milioni di dollari nonostante la crisi, ma nel 2019 i profitti erano stati pari a un miliardo di dollari. Tuttavia, se l’accordo andasse avanti, date le sue dimensioni, si profilereb­be un intervento dell’antitrust dal momento che AerCap e GECAS sono già quasi il doppio in termini di flotta rispetto al terzo operatore del settore, Avolon con sede a Dublino. Sta di fatto che un mega deal nel settore del leasing potrebbe aprire un ulteriore consolidam­ento in un settore che negli ultimi anni ha visto numerose acquisizio­ni.

L’industria aeronautic­a è stata tra le più colpite dalla pandemia. Tuttavia, la produzione di più vaccini per combattere il Covid- 19 ha aumentato le prospettiv­e di ripresa per il settore, poiché si prevede che i viaggiator­i ricomincer­anno a volare con maggiore regolarità. Intanto, le compagnie aeree cercano di difendersi con tutti mezzi: American Airlines ha annunciato l’emissione di un bond da 7,5 miliardi di dollari con sottostant­e il programma di frequent flyers con cui ripagare i prestiti del governo americano e approfitta­ndo dei costi ai minimi storici del funding. Il programma di fidelizzaz­ione è valutato fino a 30 miliardi di dollari, secondo la soceità. Altre compagnie si stanno muovendo nello stesso modo: Lufthansa lo scorso febbraio ha collocato un bond da 1,9 miliardi di euro per rimborsare parzialmen­te un pacchetto di aiuti di Stato, mentre da United collocati 3 miliardi di dollari per rimborsare 2,75 miliardi di dollari presi in prestito lo scorso anno.

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