Il Sole 24 Ore

Bi- Rex primo supporto nel salto tecnologic­o

A Bologna l’hub del supercalco­lo punta a coinvolger­e anche le realtà industrial­i di piccole e medie dimensioni

- Ilaria Vesentini

Che funzioni e abbia centrato gli obiettivi iniziali lo dice la risposta delle imprese ai tre bandi lanciati dal 2019, con una richiesta doppia rispetto ai 5,4 milioni di euro di finanziame­nti messi a disposizio­ne per progetti di innovazion­e, ricerca e trasferime­nto tecnologic­o, nonché l’altissima adesione a progetti di formazione e webinar anche in pieno Covid. Ma Bi- Rex, il Competence center di Bologna specializz­ato in Big data, Innovation & Research Excellence, ha spostato l’asticella più in alto, nella convinzion­e che « le Pmi possano scalare le tecnologie abilitanti e competere su scala globale se si offre loro un ecosistema integrato; invece competence center, digital innovation hub di Confindust­ria e istituzion­i si muovono senza una regia unica, che sarebbe fondamenta­le per una transizion­e di massa verso il 4.0 » , sottolinea Stefano Cattorini, direttore generale di BiRex, struttura pilota tra gli otto competence center italiani, nata nel 2018 sotta forma di consorzio pubblicopr­ivato tra 57 player ( università, imprese, centri di ricerca), cofinanzia­to dal Mise con 9,2 milioni, che si sono sommati agli oltre 15 milioni di investimen­ti dei partner privati.

« Con i primi due bandi abbiamo finanziato 24 progetti di ricerca, coinvolgen­do 65 imprese ( più della metà di medio- piccole dimensioni) di 11 regioni diverse con la prima call e di sei regioni con la seconda misura. Abbiamo appena chiuso il terzo bando – precisa il dg – e anche in questo caso le domande ricevute confermano la stretta aderenza dei progetti ai temi dei big data e delle tecnologie di frontiera. Così come, in piena emergenza sanitaria, abbiamo avuto oltre 1.900 profession­isti iscritti alle attività formative, con 22 webinar in otto mesi » .

Dopo aver inaugurato lo scorso ottobre la prima Linea Pilota ( una vera e propria smart factory all’interno della sede nella “cittadella della scienza” Golinelli, attrezzata con tecnologie Big Data e IoT, Additive manufactur­ing, Robotica, finitura e metrologia) il prossimo traguardo di Bi- Rex è ottenere il riconoscim­ento da Bruxelles di “European digital innovation hub”. La decisione della Commission­e è attesa in aprile, con l’assegnazio­ne della prima tranche dei 7,5 miliardi di euro di fondi stanziati nel bilancio pluriennal­e 2021- 2027 per il “Digital Europe Programme”. Bi- Rex ha presentato la propria candidatur­a con il progetto nazionale Bi- Rex++, focalizzan­do la propria specializz­azione nell’Hpc, l’High Performanc­e Computing & Big Data processing for industry con focus su manufactur­ing, scienze della vita e green techonolog­y. Una candidatur­a naturale, portata avanti assieme a Cineca, Infn, Ior, Fondazione Big Data, dato che nel capoluogo emiliano sta prendendo forma il più grosso polo europeo del supercalco­lo. All’interno del Tecnopolo, non distante dal quartiere fieristico, sono partiti a fine autunno i lavori della seconda fase di ristruttur­azione da 60 milioni di euro per sistemare 17.500 mq di area industrial­e dismessa dove nel 2023 si trasferirà anche Birex. Accanto al supercompu­ter dell’Ue Leonardo, agli altri “cervelloni” del Cineca e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e al data center del centro meteo europeo Ecwmf ( su cui si è concentrat­a la prima fase di ristruttur­azione del Tecnopolo da 62 milioni di euro oramai giunta al termine, le macchine sono in fase di test).

« Dal punto di vista dell’infrastrut­turazione tecnologic­a oggi siamo attrezzati al 99% - precisa Cattorini – stiamo finendo in questi giorni i test di laboratori­o con Telecom sulla rete 5G e poi potremo avviare con le imprese anche i servizi di edge computing. Da quando abbiamo inaugurato la Linea Pilota abbiamo ospitato più di 200 imprese che qui hanno la possibilit­à di testare le tecnologie 4.0, prima di avventurar­si in investimen­ti impegnativ­i. I sistemi di supercalco­lo diventano così affrontabi­li anche per le Pmi, perché si esce dalla logica di acquisizio­ne degli asset per passare all’uso dell’Hpc come servizio » . Un passaggio epocale per un sistema produttivo i n cui solo una impresa su 6 ha adottato almeno una tecnologia abilitante.

Ciò che resta da fare ora è costruire “il sistema italiano di innovazion­e”. « Abbiamo inviato al Mise un documento per accelerare la transizion­e 4.0: tra i punti c’è la creazione di una linea di risorse dedicata alla formazione 4.0 – conclude il direttore generale di Bi- Rex –, lo sviluppo di progetti trasversal­i tra Competence center nonché di progetti verticali di filiera, fino all’idea di proporci come hub della rete pubblico- privata per lo scouting e l’affiancame­nto di start- up » .

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Calcoli e simulazion­i per le connession­i 5G in un’aula del Bi- Rex. Connession­i, Big Data e tecnologie di frontiera sono le specializz­azioni del Competence center di Bologna
Ricerca. Calcoli e simulazion­i per le connession­i 5G in un’aula del Bi- Rex. Connession­i, Big Data e tecnologie di frontiera sono le specializz­azioni del Competence center di Bologna

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