Il Sole 24 Ore

Meditech parte ma senza sede

Nuova compagine di soci e governance

- Vera Viola

Per il Competence Center Meditech di Campania e Puglia il 2021 sarà l’anno della partenza: parola del presidente, il professore Piero Salatino, direttore della Scuola Politecnic­a della Federico II di Napoli.

L’Assemblea di qualche giorno fa ha chiuso il bilancio del primo anno di vita. « Una sorta di anno zero – afferma Salatino – di duro lavoro preparator­io. Reso più complesso dal Covid e non solo » . Per il competence Center del Sud infatti, sono state necessarie due partenze. Dopo la prima, alcuni soci privati hanno ritirato l’adesione per motivi diversi. Ciò ha indotto il Mise a richiedere la ripresenta­zione della proposta progettual­e e del business plan. La procedura è stata eseguita e solo a dicembre scorso sono arrivate prima l’approvazio­ne e a stretto giro la registrazi­one del decreto da parte della Corte dei Conti.

Intanto, il Competence center – che conta 22 soci di cui 8 università campane e pugliesi e 12 sostenitor­i privati – ha completato la propria governance: cda e comitato tecnico scientific­o sono operanti. E per ultima è arrivata la nomina del direttore generale: Angelo Giugliano, ingegnere con esperienze di assistenza tecnica in Regione Campania.

Ancora sospesa la questione sede. Sarà localizzat­a a Bagnoli: il Competence center acquisterà l’ex incubatore di Città della Scienza, su cui la Regione Campania ha un importante progetto di rilancio. « Per acquisire la struttura e adeguarla – racconta il prof Salatino – sarà possibile utilizzare un finanziame­nto regionale che coprirà il 65% del fabbisogno. La rimanente parte sarà a carico di Meditech » . Per ora le attività di Meditech vengono svolte presso le aziende e i centri di ricerca dei consorziat­i, nè il Centro ha un organico ( saranno dieci i dipendenti nei prossimi tre anni).

Il primo bando ha ricevuto un’importante risposta. Con una dote di 2milioni finalizzat­i a progetti di innovazion­e in chiave 4.0 di piccole imprese, la gara ha registrato l’adesione di 150 imprese con 80 progetti. In questi giorni in fase di valutazion­e. Ciascun partecipan­te potrà ottenere al massimo 200mila euro ( con regime de minimis) oltre a poter usufruire di accompagna­mento e tutoraggio da parte del Competence center.

Le attività di ricerca e innovazion­e 4.0, quelle che rappresent­ano il cor business di Meditech, stando ai programmi, si incardinan­o su due direttrici. Il primo, che punta a favorire la connession­e tra imprese interne ed esterne al Meditech. « Si consideri – aggiunge Salatino – che abbiamo anche soggetti aderenti con un partenaria­to leggero. Si tratta di 108 imprese che ruotano intorno al competence center. Creare un portale dedicato e puntare a metterle in condivisio­ne può produrre ricadute importanti » . Una seconda linea di azione, introdotta nel corso del 2020, è quella dedicata all’avvio o a riconversi­oni di produzioni legate al contrasto al virus. Infine terzo binario è quello della svolta green. Ma i progetti veri e propri non sono ancora partiti.

Infine, il Meditech concorre alla call europea per i Poli nazionali di innovazion­e digitale con 3 progetti: con il DIH Campania, con quello pugliese e con un terzo in Basilicata. « C’è stato un invito alla convergenz­a – precisa Salatino – ma con criteri non ben definiti » . Si concorre con altri 42 progetti e il verdetto è atteso per i prossimi mesi.

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Sicurezza. Un simulatore di guida in un laboratori­o di un socio Meditech

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