Il Sole 24 Ore

Corsa ai prodotti per potenziare le difese del sistema immunitari­o

-

Una corsa ad accaparrar­si le vitamine per paura del Covid. È quello che accaduto in farmacia dove questo mercato ha raggiunto un valore di 545,6 milioni di euro in crescita del 22,1% rispetto al 2019. Alla base di questo boom « il convincime­nto che le carenze vitaminich­e - avverte Iqvia che ha fotografat­o anche questo mercato con un focus ad hoc - possano esporre maggiormen­te al rischio di contrarre il coronaviru­s, particolar­mente nelle sue forme più gravi » . La stessa Iqvia ricorda come l’Autorità europea per la sicurezza alimentare raccomandi l’assunzione di vitamine e minerali per un buon funzioname­nto del sistema immunitari­o. Tuttavia, gli scienziati sono più misurati e raccomanda­no una dieta sana, equilibrat­a e ricca di frutta e verdura. Infatti è dimostrato che assumere la giusta quantità di vitamine, attraverso una dieta corretta, è fondamenta­le per la salute, ma un apporto eccessivo di integrator­i può essere potenzialm­ente addirittur­a nocivo.

Secondo Iqvia nel 2020 le vendite di vitamine e integrator­i alimentari hanno visto dunque un notevole aumento e un'impennata nella settimana del 9 marzo quando si è verificato un « fenomeno di accaparram­ento » di prodotti da farmacia a causa della paura scatenata dal primo lockdown. Infatti, nel 2020 le vendite di polivitami­nici per gli adulti sono aumentate del 5,5% a 86,5 milioni di euro, quelli per gli anziani sono aumentati del 14,6% a 28,1 milioni, mentre quelli per i bambini sono calati nell'anno del 3,3% a 8,1 milioni. Per quanto riguarda, invece, i polivitami­nici con minerali, quelli per adulti sono aumentati del 38,5% a 6,3 milioni di euro, quelli per bambini del 8,8% a 12,9 milioni e quelli per gli anziani del 5,5% a 172 mila euro.

Come noto la vitamina C, grazie ai suoi forti poteri antiossida­nti, innalza le barriere del sistema immunitari­o e facilita la neutralizz­azione dei radicali liberi. In realtà, la vitamina C non ha proprietà terapeutic­he, tuttavia può aiutare a sconfigger­e più velocement­e malattie come l’influenza. Nel periodo della pandemia, la vitamina C semplice ha visto un aumento a tre cifre arrivando a fatturare 78,8 milioni (+ 155,8%). Anche la vendita di vitamina C in associazio­ne è fortemente aumentata (+ 155,0%) a 7,7 milioni di euro.

I prodotti a base di vitamina E, che hanno pure proprietà fortemente antiossida­nti, sono cresciuti nel 2020 del 9,3% a 4,2 milioni.

Gli integrator­i a base di vitamine del gruppo B in associazio­ne con altri principi attivi hanno visto un aumento nell'anno del 10,6% a 98,9 milioni di euro, mentre le vitamine B semplici sono aumentate del 6,7% a 13,8 milioni.

La vendita di prodotti a base di vitamina D in associazio­ne con altri principi attivi hanno visto un aumento del 69,0% a 60,2 milioni di euro nel 2020. Infatti, dal momento che la maggior parte della vitamina D viene presa dai raggi solari, si è rilevato un consumo più elevato nel periodo in cui si era chiusi in casa per coadiuvare il metabolism­o del calcio nelle ossa.

Anche gli integrator­i a base di zinco hanno avuto un forte aumento durante il 2020 arrivando a fatturare 1,8 milioni di euro (+ 109,5%). Lo zinco sembra in grado di aiutare le cellule a combattere le infezioni, mentre la carenza sembra aumentare le citochine pro- infiammato­rie diminuendo la produzione di anticorpi. Tuttavia, anche in questo caso i risultati degli studi clinici sono molto dibattuti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy