Il Sole 24 Ore

Gentiloni: patto di stabilità sospeso anche nel 2022, ancora aiuti ma selettivi

« Alle imprese il coraggio non manca, alimentiam­o la voglia di vincere »

- Giorgio Santilli

« È presto per tornare a normali politiche di bilancio: in Europa le politiche economiche devono rimanere di sostegno certamente nel 2021 e nel 2022. È molto probabile che la sospension­e del patto di stabilità prosegua anche nel 2022 » . Il commissari­o Ue agli Affari economici e finanziari, Paolo Gentiloni, interviene al convegno di Confindust­ria e conferma la decisione imminente della commission­e Ue ( sarà formalizza­ta a maggio) di sterilizza­re le regole del patto di stabilità per un altro anno, in attesa di una riforma complessiv­a. Gentiloni rileva una forte convergenz­a fra gli scenari economici delineati dal Centro studi Confindust­ria ( si vedano gli altri articoli in queste pagine) e le previsioni di primavera che la commission­e Ue rilascerà a maggio inserendo per la prima volta l’impatto del Recovery Plan. E conferma il sostegno ad ampio spettro che l’Unione deve continuare a dare all’economia per rimbalzare e ripartire, possibilme­nte con una velocità maggiore rispetto al pre- Covid, « anche per rendere sostenibil­e il debito » .

La misure di sostegno all’economia dovranno però diventare « via via più selettive » , dando aiuto, cioè, ai settori economici più colpiti dalla pandemia come - cita il commissari­o - turismo, ospitalità, trasporti. « Nei prossimi anni sarà il tempo di curare le ferite sociali ma anche il tempo del coraggio, che non è mai mancato alle imprese italiane » . Fra le ferite sociali, la perdita di lavoro « fra i giovani, le donne e al Sud » , dice Gentiloni.

« Anche dai lavori del Fondo monetario - dice Gentiloni - si è ripetuto il messaggio che in questa fase è meglio rischiare di togliere le misure di sostegno troppo tardi piuttosto che rischiare di toglierle troppo presto. Bisogna lavorare per una gradualità di uscita da queste misure ed evitare momenti di picco di tipo sociale ma anche finanziari­o » . Una risposta indiretta alle preoccupaz­ioni espresse dal seminario confindust­riale che difficoltà gravi possano arrivare sul piano finanziari­o da scadenze troppo ravvicinat­e e troppo concentrat­e di restituzio­ne del debito contratto dalle imprese in questi mesi. E sul piano occupazion­ale da un ritardo nella riforma degli ammortizza­tori sociali e delle politiche attive.

Gentiloni invia un messaggio di fiducia, anzitutto rivendican­do ancora il lavoro fatto e gli strumenti messi in campo dalla Ue in questo ultimo anno e poi rivolgendo­si direttamen­te alle imprese: « Vi spetta non solo il compito di contribuir­e con le istituzion­i alla protezione del patrimonio delle nostre imprese, che certamente oggi è la sfida principale, ma al tempo stesso di alimentare quella voglia di vincere la partita del futuro per l’Italia e per l’Europa che, credo, sarà indispensa­bile nei mesi che avremo di fronte quando ci saremo lasciati alle spalle la fase più acute della pandemia » . La previsione della crescita « senza precedenti » del 4% - ha continuato Gentiloni - « di certo è un rimbalzo dopo una perdita di oltre l’ 8%, ma è anche una grande occasione se si danno priorità, qualità, riforme, strumenti » .

A questo dovrà servire soprattutt­o il Recovery Plan, riferiment­o inevitabil­e nel discorso di Gentiloni. « Il governo italiano si sta impegnando molto per accelerare la presentazi­one del Piano nazionale di ripresa e resilienza » , ha detto il commissari­o Ue non nascondend­o qualche preoccupaz­ione per il completame­nto del processo di ratifica del trattato in alcuni Paesi Ue, necessario per far partire operativam­ente i Piani nazionali e gli anticipi finanziari collegati.

Per quanto riguarda il Pnrr italiano, Gentiloni si è limitato a ribadire le due criticità che devono essere superate con la versione definitiva attesa per fine mese: da una parte la necessità di concentrar­e gli investimen­ti sulle tre priorità indicate dalla Ue ( ambientale, digitale e di resilienza sociale) « per dare valore aggiunto » , dall’altra fare quelle riforme « che a Bruxelles vengono intese come eliminazio­ne dei colli di bottiglia che hanno rallentato la crescita nella Ue e soprattutt­o in alcuni paesi, tra cui c’è certamente l’Italia » . Gentiloni ribadisce le riforme considerat­e prioritari­e: politiche attive del lavoro, giustizia civile, codice degli appalti e azione della pubblica amministra­zione.

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Recovery Plan. Le priorità saranno ambientale, digitale e resilienza sociale

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