Il Sole 24 Ore

« Passaggio cruciale, siderurgia alla base di tutta la manifattur­a »

- M. Me

« Siamo a un passaggio cruciale e i segnali che ci arrivano dal Governo sono confortant­i, perché richiamano i principi di una politica industrial­e che nel nostro Paese manca da tanto, troppo tempo » .

Il presidente di Federaccia­i, Alessandro Banzato, saluta con favore la volontà di studiare un intervento articolato per l’acciaio, manifestat­a dal Governo e dal ministero dello Sviluppo economico. Una posizione che assume una valenza specifica, soprattutt­o se calata in un momento delicato come quello vissuto dal comparto in queste settimane. Il settore sta attraversa­ndo una fase congiuntur­ale particolar­e, con la domanda elevata e i prezzi alle stelle. Per quanto riguarda invece i livelli di produzione, i dati di febbraio certifican­o un output di 2,074 milioni di tonnellate, l’ 1,2% in più rispetto ai 2,042 milioni di tonnellate dello stesso periodo dell’anno scorso. Segnali incoraggia­nti, che seguono un 2020 chiuso con un calo produttivo del 12%, poco sopra i 20 milioni di tonnellate. I dati pubblicati da Federaccia­i, evidenzian­o a marzo un balzo della produzione per i lunghi (+ 8,9% a quota 1,180 milioni di tonnellate) mentre quella di prodotti piani cala del 4,5% a 891mila tonnellate ( nel 2020 la frenata è stata del 15,9%, in parte legata alle fermate dell’ex Ilva).

Il panorama siderurgic­o italiano comprende i tre grandi ex poli statali, oggi in mano a proprietà straniere e per diversi motivi tutti e tre alle prese con decisioni determinan­ti per il futuro. Ma ci sono anche i produttori da forno elettrico e i trasformat­ori, capaci in questi anni di crescere e proporsi, in molti casi, come player con una vocazione di dimensione europea. Per questo motivo « ragionare di acciaio in termini di filiera – prosegue Banzato- è giustissim­o sia perché le nostre produzioni sono alla base di praticamen­te tutte le attività che concorrono a fare sì che l’Italia sia ancora la seconda potenza manifattur­iera europea, ma è anche un segnale importante perché ci fa capire che si vuole partire dal mercato per sostenere le produzioni ed i prodotti che hanno non solo un importante passato, ma che innovandos­i hanno anche un promettent­e futuro » . E a questo proposito Banzato cita le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi, pronunciat­e nel suo discorso di insediamen­to: « Il governo dovrà proteggere i lavoratori, tutti i lavoratori, ma sarebbe un errore proteggere indifferen­temente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmen­te » .

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