Il modello Usa mette il turbo agli incassi
Mbl, Nba ed Nfl hanno beneficiato del sistema dei campionati chiusi
Il presidente della nuova, controversa Super League del calcio è Florentino Perez del colosso spagnolo Real Madrid. Ma è il ruolo dei grandi gruppi della Premier League britannica ad apparire particolarmente significativo: il Manchester United è controllato dalla famiglia Glazer e il Liverpool da John Henry. Due proprietari statunitensi che hanno diretta esperienza del business dello sport Usa, al quale la rivoluzione si ispira. Glazer possiede la squadra di football dei Tampa Bay Buccaneers; Henry è coproprietario dei Boston Red Sox nel baseball. Assieme alla Nba nella pallacanestro, la Nfl e la Mbl sono le grandi portatrici di modelli di “closed league”, a numero chiuso senza promozioni o retrocessioni.
La trasformazione promette nel calcio un cambio di passo di rare dimensioni, con crescente trasferimento di risorse a una manciata di squadre, a cominciare dalla manna dei diritti Tv. La Super League
‘ La Nfl di football in piena pandemia ha strappato un accordo sui diritti da 110 miliardi in 11 anni
appare semmai più circoscritta rispetto alle ispirazioni d'oltreoceano: la Nba ha 30 squadre ( e ne considera altre due), la Nfl già ne vanta 32. Qualcuno avanza però perplessità. L'ex allenatore di basket Dan Peterson teme il soffocamento di campionati nazionali come terreno di prova e crescita di grandi squadre.
La marcia economica dello sport statunitense è tuttavia indubbia. Le leghe “chiuse” hanno consentito ai protagonisti, oltre che di moltiplicare entrate sicure, maggiori strumenti di controllo dei costi. Caso esemplare di performance, anche nella crisi del 2020, è la Nfl nel football, meno popolare all'estero ma regina assoluta di redditività in casa. Distanzia, di molto, la stessa Nba, pure reduce da sette anni di crescita pre- pandemia a oltre 8 miliardi l'anno. La Nfl, solo nell'ultimo accordo mediatico, streaming compreso, ha strappato 110 miliardi in undici anni, il doppio del precedente, contro i 24 in nove anni sottoscritti dal basket nel 2016. I proprietari nel football potranno espandere le partite nella stagione e alzare ancora il prezzo. Proprio gli incassi per i diritti di trasmissione sono un pilastro assoluto: rappresentano oltre metà di entrate che nel 2019 avevano sfiorato i 16 miliardi compresi gli incassi locali delle singole squadre con biglietti e sponsor. Nel 2020 lo shock da coronavirus ha provocato una riduzione delle entrate, a 12 miliardi, ma soprattutto di quelle locali. I quasi dieci miliardi di stabili entrate nazionali sembrano destinati ad assicurare, grazie alla spartizione ristretta del bottino, quasi 300 milioni a ciascun team. E le proiezioni sono di nuove accelerazioni nei ricavi, a 25 miliardi entro il 2027.