Il Sole 24 Ore

Capacity market: aste entro il primo semestre

Le risposte di Cingolani: su rimodulazi­one sussidi dannosi serve gradualità

- — Ce. Do.

La linea è la seguente: si dovrà proseguire sull’attuazione dei meccanismi di remunerazi­one della capacità di produzione di energia elettrica ( capacity market). A dettarla è il ministro della Transizion­e energetica, Roberto Cingolani, nelle risposte scritte appena inviate in Parlamento a completame­nto dell’audizione tenuta a marzo sulle linee programmat­iche del dicastero. Nel documento, il ministro ha ricostruit­o lo stato dell’arte della nuova disciplina con cui Terna si approvvigi­ona di capacità attraverso contratti di lungo termine, aggiudicat­i con aste competitiv­e: uno step cruciale per garantire l’adeguatezz­a del sistema e per agevolare lo spegniment­o degli impianti a carbone ( phase out) entro il 2025.

« Nel 2019 – ha spiegato Cingolani – si sono svolte le prime aste per gli anni 2022 e 2023 ( con cui sono stati assegnati quasi 5800 megawatt di nuova capacità disponibil­e in probabilit­à, ndr). Le aste successive erano condiziona­te all’approvazio­ne da parte della Commission­e Ue del piano nazionale contenente la programmaz­ione di alcune riforme della regolazion­e dei mercati elettrici ( implementa­tion plan) » . A seguito del via libera di Bruxelles al suddetto piano, ha quindi precisato il ministro, potrà scattare un ulteriore step: « Le nuove aste ( per il 2024- 2025, ndr) potranno essere tenute entro il 2021, auspicabil­mente non oltre il primo semestre » . Insomma, dal Mite arriva un segnale chiaro a sostegno del mercato delle capacità su cui

‘ La versione definitiva della strategia italiana sull’idrogeno pronta entro le prime settimane di aprile

è necessaria un’accelerazi­one, come ha sottolinea­to di recente anche Francesco Del Pizzo, responsabi­le Strategie di sviluppo rete e dispacciam­ento di Terna, nel corso di un’ audizione in Senato :« La capacità contr attualizza­ta nelle aste per il 2022- 2023 non è sufficient­e a permettere il pieno phase out al 2025 » .

Da qui, dunque, l’esigenza di procedere celermente con nuove assegnazio­ni. Il ministro ha poi ribadito che chela versione definitiva del lastra tela versione definitiva della strategia nazionale sull’idrogeno sarà pronta « entro le prime settimane di aprile » dopo la consultazi­one con gli stakeholde­r interessat­i. « L’obiettivo è promuovere la produzione e l’utilizzo di idrogeno pulito, in linea con la strategia europea di luglio 2020 e tenendo conto delle opportunit­à per l’Italia. Si tratta di tecnologie ancora da consolidar­e e di un mercato ancora in fase nascente, che contiamo tuttavia si possa sviluppare anche con progetti rappresent­ativi per l’utilizzo del vettore nei settori industrial­i “hard to abate”, acciaio incluso » , ha sottolinea­to il titolare del Mite.

Quanto ad alcuni nodi, Cingolani ha speso parole molto chiare, a cominciare dalla rimodulazi­one dei sussidi ambientalm­ente dannosi (S ad ), le cui proposte saranno esaminate dal Comitato interminis­teriale per la transizion­e ecologica, al quale spetterà inoltre dirimere il tema, sollevato da anni dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, del trasferime­nto degli oneri generali di sistema presenti in bolletta alla fiscalità tàgenerale. generale. Infine, le legaregas, gare gas, ancora ferme al palo, che, ha assicurato Cingolani, « prima erano una priorità del ministero ministero dello Sviluppo economico,dello Sviluppo economico, adesso lo sono per il Mite » .

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