Fisco, salute e autonomia: le spine della maggioranza nella partita sui Collegati
Sono 22 come nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza dell’ottobre scorso, l’ultima del “Conte 2”. Con qualche novità. Come, ad esempio, le misure di attuazione del Patto per la salute 20192021 e sul potenziamento dell’assistenza territoriale oppure gli interventi per trasporti e mobilità sostenibili. Ma almeno alcuni dei disegni di legge Collegati alla manovra 2022- 2024, che sono stati inseriti nel primo Def targato Draghi e Franco, rischiano di trasformarsi in altrettante spine per la vasta maggioranza che sostiene il governo. A partire, e questa non è una novità, dalla delega per la riforma fiscale. Tra la ricetta della Lega, modellata sulla flat tax, e quella del Pd, mirata a tutelare maggiormente i redditi medio- bassi attraverso una nuova calibratura delle aliquote Irpef, c’è una profonda distanza, che proprio il premier e il ministro dell’Economia saranno chiamato a colmare. Per il momento il Def non offre grandi indicazioni: « La riforma fiscale, da definire nella seconda metà del 2021, affronterà il complesso del prelievo, a partire dall’imposizione personale » , si legge. Ma anche il disegno di legge Collegato per dare attuazione all’autonomia differenziata rischia di alimentare tensioni. I primi mal di pancia si sono già manifestati con l’immediato no di Leu che sostiene che non si può ignorare la lezione impartita dalla pandemia. E a finire sotto i riflettori potrebbe essere anche il Collegato sul patto della Salute e, soprattutto, sulla nuova organizzazione dell’assistenza territoriale, su cui nelle scorse settimane non sono mancate punture di spillo tra le regioni a guida leghista e quelle presiedute da esponenti Pd.