I piani di sostenibilità fattori di crescita per la manifattura
Il sistema economico e la finanza si muovono verso la sostenibilità. Il processo, indotto dai consumatori diventati esigenti e dalle politiche europee e nazionali, vede grandi spostamenti di capitali e di intelligenze verso economie più pulite dal punto di vista non soltanto ambientale ma anche etico. Ne è un esempio il dibattito che sta affrontando l’Europa sulla cosiddetta “tassonomia” della finanza davvero sostenibile per distinguerla dalle millanterie di chi vanta virtù ecologiche che ecologiche non sono. C’è però un problema. I grandi flussi finanziari stimolati dalla domanda verde volano alti, volano molto sopra le piccole e medie imprese che formano il nerbo produttivo del sistema economico italiano.
È stato questo uno dei temi attorno cui si è snodato ieri il dibattito per la presentazione del Rapporto Italia Sostenibile della Cerved in vista del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
La mappatura della Cerved considera 280 indicatori di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Ne emergono 17 province eccellenti e 22 province con forti debolezze. Bolzano è la provincia italiana più sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale e Milano è al vertice per sostenibilità economica; nel Sud vince Pescara ( 29ma nella classifica nazionale). In generale, spicca il solito terribile divario fra il Nord e il Sud, un divario allargato dall’emergenza sanitaria.
Qualche numero dal Rapporto della Cerved.
Nel 2020 fondi aperti ed Etf sostenibili in Europa hanno ricevuto 233 miliardi di euro di flussi netti e in Italia c’è un potenziale per i mini green bond di 7,2 miliardi di euro, ma solo poche centinaia di grandi imprese riescono a misurare le loro performance Esg. A causa dell’epidemia potrebbero venire meno 65 miliardi di investimenti delle imprese nel 2020- 21.
L’amministratore delegato della Cerved, Andrea Mignanelli, ha chiesto ai suoi interlocutori di proporre le ricette per canalizzare le risorse finanziarie verso progetti sostenibili delle Pmi: « È necessario promuovere la rendicontazione Esg e prevedere incentivi a sostegno delle Pmi, perché anche loro possano accedere a questi fondi » .
Hanno raccolto l’allarme e hanno confermato l’importanza della finanza sostenibile Stefano Barrese ( Intesa Sanpaolo), Silvia Candiani ( Microsoft), Raffaele Jerusalmi ( Borsa Italiana), Giovanni Sandri ( Blackrock), Marco Sesana ( Generali) e Carlo Tamburi
( Enel), con le testimonianze di Maria Paola Chiesi ( gruppo farmaceutico Chiesi) ed Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Per Giovannini, in particolare, è stato un
« grave errore » limitare l’obbligo di rendicontazione non finanziaria sulla sostenibilità alle grandi imprese sopra i 500 dipendenti, quattro anni fa.