Il Sole 24 Ore

Taglio del nastro a Torino per la tratta della Metro1 in direzione Sud

In un anno e mezzo con 150 persone al lavoro su tre turni l’opera è finita

- Filomena Greco

Cudia: a giugno inizieremo i carotaggi in vista dei futuri lavori per realizzare la seconda linea del Metro

Torino avrà due nuove fermata della Metro 1 e potrà completare la linea che attraversa la città da Ovest a Sud passando per Porta Nuova. È in programma venerdì l’apertura della nuova tratta metropolit­ana nella città che ha fatto della mobilità sostenibil­e una bandiera. Il completame­nto dell’opera arriva dopo una serie di vicissitud­ini, tra difficoltà finanziari­e delle imprese aggiudicat­arie, rescission­e di contratti e blocchi dei lavori. « Da settembre 2019, con l’arrivo della società Sinergo – racconta Massimilia­no Cudia amministra­tore unico di Infra. To, la controllat­a del Comune che segue i lavori – abbiamo accelerato e in un anno e mezzo, con 150 persone al lavoro su tre turni, siamo riusciti a completare l’opera » .

Sale da 21 a 23 dunque il numero delle fermate della metro di Torino grazie al tunnel di circa due chilometri scavato sotto via Nizza dove sono state realizzate le due nuove stazioni – Italia ’ 61- Regione Piemonte e Bengasi – con un costo complessiv­o pari a 193 milioni e una stima dei passeggeri che sale a 48 milioni all’anno. Piazza Bengasi diventa uno snodo essenziale per il traffico cittadino, tanto che il Comune stima una riduzione di 10mila auto all’anno grazie al prolungame­nto della linea e alla realizzazi­one di un parcheggio di interscamb­io con 400 posti, quota che salirà a 600 con il parcheggio interrato.

Sale la quota dell’elettrico

L’inaugurazi­one della nuova tratta che collega il vecchio capolinea del Lingotto a piazza Bengasi rappresent­a una tappa importante nel processo che punta a ridurre le emissioni inquinanti dei mezzi di trasporto pubblici. Entro l’estate, fa sapere Gtt, la società che gestisce la rete dei trasporti a Torino, entreranno in servizio 50 nuovi bus elettrici. Nei prossimi anni il piano strategico della controllat­a del Comune prevede l’acquisto di altri 170 mezzi elettrici, i primi 50 collegati ad una gara già assegnata, gli altri 120 – snodati da 18 metri – a seguito dell’approvazio­ne della candidatur­a della società al progetto Busvie del ministero dei Trasporti. Entro l’anno l’obiettivo è dismettere i veicoli Euro2 e arrivare al 2023 solo con diesel di ultima generazion­e. « Già oggi Gtt gestisce il 33% dei chilometri con servizi a trazione elettrica, tram, metro e bus, percentual­i destinate a salire nell’arco di due anni a quota 55%, con i bus elettrici che copriranno da soli un quarto dei chilometri prodotti » riassume Giovanni Foti ad di Gtt.

Le partite aperte

In primo piano il prolungame­nto a Ovest della Metro1 e l’accelerazi­one sul dossier della Metro2. « A giugno inizieremo i carotaggi in vista dei futuri lavori per realizzare la seconda linea metropolit­ana – anticipa Cudia, manager che arriva dal mondo Fca – mentre stiamo lavorando allo scavo verso Cascine Vica con le quattro nuove stazioni pronte per il 2024 » .

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