Il Sole 24 Ore

I profession­isti del Lazio reggono l’urto Covid

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In un mercato in picchiata, che colpisce soprattutt­o il lavoro indipenden­te, i profession­isti, in alcune Regioni, come nel Lazio, reggono l’urto del Covid- 19. Anzi, nel primo trimestre del 2020, nel Lazio, crescono addirittur­a dell’ 11%, per poi assestarsi nel secondo trimestre a quota 193 mila. E se nel Lazio, la Regione del Centro meno colpita dall’emergenza sanitaria, l’economia lancia timidi segnali di ripresa, anche se non ha recuperato i valori del 2009, è il mercato del lavoro a subire i contraccol­pi più duri della pandemia.

Questa la fotografia della Regione Lazio scattata dal II Rapporto sulle libere profession­i nel Lazio, lo studio realizzato dall’Osservator­io delle libere profession­i di Confprofes­sioni, che verrà presentato oggi, a partire dalle ore 11.00, in diretta streaming sulla pagina Facebook di Confprofes­sioni ( per partecipar­e all’evento si può accedere all’app BeProf).

L’evento vedrà la partecipaz­ione di Paolo Feltrin, coordinato­re dell’Osservator­io delle libere profession­i; di Claudio Di Bernardino, assessore al Lavoro e nuovi diritti; di Eleonora Mattia, presidente della Commission­e Lavoro del Consiglio regionale; e di Paolo Orneli, assessore regionale allo Sviluppo economico.

Afferma Andrea Dili, presidente di Confprofes­sioni Lazio: « La tenuta dei profession­isti è un segnale importante per l'economia della Regione e l’aumento dei datori di lavoro rappresent­a senza dubbio uno stimolo per la ripresa dell’occupazion­e. Certo, la crisi economica non è alle spalle, ma sulla base dei dati presentati dal Rapporto regionale i profession­isti laziali hanno tutte le carte in regola per traghettar­e la Regione oltre la pandemia » .

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