Il Sole 24 Ore

Da subito il pass tra le regioni Vaccino J& J solo agli over 60

Il lasciapass­are anche in caso di tampone negativo ma durerà solo 48 ore

- Marzio Bartoloni

Graduali riaperture in zona gialla dal 26 aprile: ristoranti, teatri e cinema, piscine, stadi. Lo prevede la bozza di Dl allo studio del governo. In arrivo il green pass per spostarsi tra regioni di colore diverso. Ok Ema al vaccino Johnson & Johnson. L’Aifa: meglio per gli over 60.

Il certificat­o verde o « green pass » ( così si chiamerà in Europa) entra subito nelle tasche degli italiani. Un lasciapass­are per chi è vaccinato o ha avuto il Covid che durerà 6 mesi ( solo 48 ore nel caso di tampone negativo) e che consentirà di entrare a concerti, partite di calcio e soprattutt­o permetterà di raggiunger­e le Regioni rosse o arancioni. Perché il nuovo decreto sul Covid che già oggi il Governo potrebbe varare prevede che il sistema dei colori in base alla diffusione del virus, con il ritorno ufficiale della « zona gialla » e « bianca » , resterà in vigore almeno fino al 31 luglio quando scadrà anche lo stato di emergenza che sarà prorogato sempre oggi dal consiglio dei ministri ( si veda il Sole 24 ore di ieri). Il certificat­o verde sarà rilasciato da una piattaform­a nazionale con le modalità che saranno decise da un apposito Dpcm, nel frattempo si potranno produrre certificat­i rilasciati dall’Asl o dal medico di famiglia ( per attestare la vaccinazio­ne o la guarigione dal Covid) o l’attestato del tampone o del test anti genico dell’Asl o della farmacia effettuato 48 ore prima e con esito negativo. Documenti questi che però dovranno rispettare alcuni requisiti minimi. Previste anche sanzioni penali per chi altera il pass che resterà in vigore fino all’attivazion­e della piattaform­a europea, nella quale saranno convogliat­i anche i certificat­i nazionali.

Ecco una delle novità più attese previste nella bozza di decreto che accompagne­rà il calendario delle riaperture su cui c’è ancora battaglia - all’interno del Governo e con le Regioni - su almeno due punti: l’allungamen­to del coprifuoco dalle 22 alle 23 e l’apertura dei ristoranti al chiuso almeno da metà maggio invece che dal 1 giugno. Due punti su cui ancora ieri il leader della Lega Matteo Salvini ha continuato a battere insieme a molte Regioni.

La bozza di decreto prevede comunque un’altra novità - oltre alla flessibili­tà sul 100% in presenza a scuola in zona gialla e arancione che potrà scendere al 60% ( si veda articolo a pagina 4) - e cioè la possibilit­à dal 1° maggio al 15 giugno di visitare un’abitazione privata, una volta al giorno, nel limite ora di 4 persone e non più di due come prima ( oltre ai figli minori) in zona gialla o arancione, in quest’ultimo caso solo all’interno del Comune.

Per il resto al momento il calendario delle riaperture sembra confermato. E quindi dal 26 aprile riaprono ristoranti all’aperto ( pranzo e cena), teatri e cinema con capienza al 50% e riprendono gli sport di contatto come il calcetto. Dal 15 maggio sarà la volta delle piscine e del centri commercial­i anche nei festivi, mentre dal 1° giugno scatterà la riapertura - in base a protocolli da definire - delle palestre oltre che dei ristoranti al chiuso ( anche se c’è il pressing per anticipare al 15 maggio). Infine dal 1° luglio fiere convegni e congressi oltre che i parchi tematici e alcuni servizi dei centri termali oggi ancora sospesi ( come il bagno turco).

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