Il Sole 24 Ore

Scuola in presenza fra il 50 e il 100%: torna la flessibili­tà per i presidi

Bozza decreto. Tutti in presenza fino alla terza media. Alle superiori 50- 75% in zona rossa e 60- 100 in gialla e arancione. Decisioni a territori e scuole

- Eugenio Bruno Claudio Tucci

Sulla scuola va in onda un remake delle puntate già trasmesse a settembre e a dicembre. Quando c’erano però un premier e un esecutivo diversi. In meno di una settimana il rientro in classe per tutti gli studenti delle superiori si trasforma da obiettivo di breve termine ( e cioè a partire da lunedì 26 aprile) in risultato di medio periodo e, di fatto, si sposta sul prossimo anno scolastico. Per effetto di un sistema per fasce che prevede, in zona rossa, il ritorno di almeno il 50% degli alunni delle secondarie fino a un massimo del 75%; nelle zone gialle e arancioni, invece, si parte dal 60% e si punta ad arrivare al 100%. Con una flessibili­tà territorio per territorio e scuola per scuola. La conferma arriva in serata dalle bozze del decreto legge sulle riaperture atteso nelle prossime ore in Consiglio dei ministri. Ma un’avvisaglia c’era stata già durante l’incontro governo- regioni- enti locali del pomeriggio.

Tutti i ministri intervenut­i sul tema scuola hanno accompagna­to il target del « 100% » con una o più specifiche. Il titolare dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha aggiunto la locuzione « quanto prima » e ha invitato le scuole a dare la priorità ai maturandi. Il responsabi­le delle Infrastrut­ture, Enrico Giovannini, ha aggiunto la formula « a tendere per settembre » . A sua volta, la ministra degli Affari regionali, Mariastell­a Gelmini, ha chiesto « gradualità e cooperazio­ne » a tutti i soggetti coinvolti.

Dunque, per ora si procede per fasce: tutti in presenza fino alla terza media a prescinder­e dal colore e invece alle superiori 50- 75% in zona rossa e 60- 100 in giallo e arancione. Fermi restando il metro di distanza da bocca a bocca nelle classi e il tasso di riempiment­o del 50% dei mezzi pubblici, difficilme­nte si sarebbe potuti andare oltre. In sostanza pochi territori da lunedì saranno in grado di ospitare tra i banchi il 100% dei ragazzi. L’Abruzzo, forse singole scuole di singoli territori. Senza dimenticar­e che alcune regioni ( Calabria, Campania, Puglia) - per diretta ammissione dei loro rappresent­anti all’incontro di ieri - fanno fatica già ad arrivare al 50 per cento.

L’impegno comune è di lavorare tutti insieme per settembre allora. Con Giovannini che ha già preannunci­ato l’avvio di 4 iniziative contestual­i che vanno in quella direzione: più sanificazi­oni dei mezzi, aumento dei convogli ferriovari sulle tratte extraurban­e, 15 hub per lo screening degli studenti nelle stazioni dei grandi centri, costo differenzi­ato del biglietto per fasce orarie.

La scelta di compromess­o ( e di realismo) raccoglie, stavolta, più consensi che critiche. « Apprezziam­o il governo per aver recepito le preoccupaz­ioni dei territori sul ritorno in classe degli studenti delle superiori al 100%, una soluzione “tecnicamen­te impraticab­ile” per la capienza dei mezzi pubblici ridotta al 50% e per i limiti struttural­i degli edifici scolastici » , ha detto Massimilia­no Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni. Sulla stessa lunghezza d’onda, Michele de Pascale, a capo dell’Upi, l’Unione delle province italiane: « Il governo ci ha ascoltati. Il rientro in classe in presenza di tutti gli alunni, soprattutt­o nelle superori, è l’obiettivo di tutti ma occorre prudenza e gradualità » .

Via libera anche da Antonello Giannelli, presidente dell’Anp: « L’esecutivo ha mostrato buon senso e ragionevol­ezza - ha detto -. È bene che siano i dirigenti scolastici a decidere le percentual­i degli studenti in presenza perché lo faranno consideran­do le condizioni del territorio e delle scuole, garantendo la massima sicurezza per tutti » .

Il ministro BIanchi ha invitato a dare priorità agli studenti maturandi. Giovannini: « guardiamo a settembre »

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Pochi territori da lunedì saranno in grado di ospitare tra i banchi il 100% dei ragazzi
Verso il ritorno in classe. Pochi territori da lunedì saranno in grado di ospitare tra i banchi il 100% dei ragazzi

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